caso risolto

Niente risarcimento per i rider: Glovo and co. li hanno trattati correttamente

Secondo il gip di Milano non occorre procedere nei confronti delle società di delivery.

Niente risarcimento per i rider: Glovo and co. li hanno trattati correttamente
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Si è conclusa con un nulla di fatto - ossia con l'archiviazione - l'inchiesta della Procura di Milano avanzata contro le maggiori società di food delivery milanesi che, secondo il gip Angela Laura Minerva, avrebbero correttamente recepito le prescrizioni in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, che erano state inizialmente contestate loro. Insomma, Glovo & Co. hanno trattato correttamente i propri rider.

Rider, niente risarcimento

L'indagine aveva lo scopo di indagare se le maggiori società di food delivery italiane ( Foodinho-Glovo, Uber Eats, Deliveroo e Just Eat) avessero recepito le novità normative disposte per tutelare i dipendenti e, secondo l'inchiesta, la risposta a tale dubbio è "sì".

Secondo il giudice incaricato del caso, il gip Angela Laura Minerva, le società avrebbero correttamente recepito le prescrizioni in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro contestate dagli inquirenti del Nucleo Carabinieri ispettorato del lavoro versando 90mila euro di ammende. Per questo motivo il gip ha accolto la richiesta di archiviazione avanzata dai pm perché i reati sono estinti.

 Dieci milioni di investimenti

Già a dicembre sotto il profilo sanzionatorio si era ritenuto che la soluzione giuridicamente più corretta fosse quella di considerare ciascuna delle singole violazioni contestate come condotta unitaria, senza moltiplicazione della sanzione per numero di lavoratori coinvolti, salvi i casi di specifiche aggravanti.
Questo implica che ciascun indagato dovrà corrispondere, al fine di ottenere la declaratoria di estinzione del reato, la somma di Euro 15.700 circa.
Va tuttavia rimarcato come, in considerazione del costo della visita medica, dei corsi di formazione, delle attività informative, della fornitura di DPI e, in alcuni casi, anche dei mezzi per procedere alle consegne (come sta ad esempio facendo JUST EAT/TAKEAWAY), i costi di ottemperanza si aggirano tra i 400  e  i 500 euro per lavoratore, a cui vanno poi aggiunti quelli di redazione dei documenti tecnici e per l’implementazione dei software gestionali. Se ne può ricavare che il totale delle somme investite dalle società per la tutela della salute e la sicurezza dei rider interessati dalle prescrizioni impartite è attualmente quantificabile in una somma ragionevolmente pari a circa 10 milioni di euro complessivi.

È legittimo e doveroso, peraltro, che analogo impegno economico sarà assunto verso tutti i rider che saranno impiegati in futuro.

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