Nel 2021 torna l'influenza. Attesi 6 milioni di casi, si punta sul tampone combo
Pregliasco: "Probabilmente non sarà una stagione pesantissima, come le ultime che precedettero il disastro del Covid, ma questo dipenderà anche da quanti si vaccineranno per l’influenza".
Fra i (pochi) effetti positivi del Covid-19 si annovera sicuramente la quasi totale scomparsa dell'influenza durante la stagione invernale 2020-2021. L'entità del calo è stata pressoché storica: mai visti così pochi casi negli ultimi 20 anni (5 volte minori rispetto alla media) ovvero da quando l'influenza è monitorata costantemente. Quest'anno la parabola fortunata, però, pare non essere destinata a replicarsi.
L'appello di Claudio Cricelli, presidente della Società Italiana di Medicina Generale (Simg) è chiaro:
"Se è vero che lo scorso anno il virus dell'influenza non ha circolato, quest'anno può ricominciare a camminare sulle gambe delle persone che hanno ripreso a spostarsi e a viaggiare. I 19 milioni di vaccini antinfluenzali che le regioni hanno prenotato, vanno somministrati".
Influenza 2021-2022: potrebbe tornare insieme al Covid
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A dare scacco alle sindromi influenzali sembrerebbero essere stati proprio distanziamento, mascherine e accuratezza nel lavaggio delle mani. Da aprile 2020 anche rosolia e morbillo sono pressoché spariti dai radar. Appurato dunque che riaperture e spostamenti interromperanno, ragionevolmente, questo stato di grazia, se si riscontra una sintomatologia riconducibile sia al Covid-19 che all'influenza, Cricelli suggerisce l'utilizzo di:
"Tamponi combo, che danno risposta in tempo reale: sono tamponi con doppio reagente (uno per test Covid antigenico e uno per i virus antinfluenzali) che abbiamo iniziato a utilizzare negli studi dei medici di famiglia già lo scorso anno".
Una volta escluso con sicurezza il sospetto di Covid:
"Il trattamento raccomandato in caso di influenza è quello dell'automedicazione responsabile, in accordo con il proprio medico, che monitorerà la situazione".
Lo scopo è di:
"Attenuare i sintomi influenzali e tenerli sotto controllo, senza 'coprirli', così da poter monitorare l'evoluzione della malattia".
No agli antibiotici se non su espressa indicazione medica, sì invece agli antipiretici.
Ipotizzati fino a 6 milioni di casi
La prossima stagione influenzale, secondo il virologo dell’Università degli Studi di Milano Fabrizio Pregliasco
"Potrebbe essere di media intensità, con un numero compreso tra 4 e 6 milioni di casi. Probabilmente non sarà una stagione pesantissima, come le ultime che precedettero il disastro del Covid, ma questo dipenderà anche da quanti si vaccineranno per l’influenza. Con gli sbalzi termici e la maggior permanenza in luoghi chiusi che caratterizzano l’arrivo dell’inverno dobbiamo attenderci, oltre alla crescita di casi di Covid, anche un nuovo rialzo della circolazione di infezioni respiratorie, inclusa da virus influenzale".
Il timore è dunque quello di una doppia epidemia; per difendersi al meglio l’immunologo della Casa Bianca Anthony Fauci, invita alla somministrazione simultanea della vaccinazione contro l’influenza e di quella anti Covid-19.
Numeri a confronto
Sappiamo dunque che per il 2021-2022 si attendono circa 6 milioni di casi di influenza: saremo in media. Mediamente questa malattia colpisce circa 5/6 milioni di italiani ogni anno e ne accompagna alla morte quasi diecimila ogni inverno.
Vediamo qualche numero che ci dia la misura di quanto la scorsa stagione invernale sia stata pressochè irripetibile, sotto questo fronte. Nel 2018/2019 il livello di incidenza, al raggiungimento del picco, ovvero dal 28 gennaio al 3 febbraio 2019, è stato pari a 13,8 casi per mille assistiti. Nella scorsa stagione i dati relativi alla seconda settimana di gennaio indicavano invece una incidenza dell’influenza stabilmente sotto la soglia basale, con un valore pari a 1,5 casi per mille assistiti.
Intanto si sta lavorando in vista della vaccinazione antinfluenzale di ottobre per permettere le somministrazioni anche nelle farmacie. Si ricorda che il siero è offerto gratuitamente a diverse categorie di cittadini, come over 65, malati cronici e donne incinte.