una proposta che fa discutere

Napoli vuole togliere il reddito di cittadinanza alle famiglie che non mandano i figli a scuola

L'idea è stata messa sul tavolo del comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza convocato ieri in Prefettura per fare il punto sugli ultimi episodi di violenza e disagio giovanile registrati sotto il Vesuvio.

Napoli vuole togliere il reddito di cittadinanza alle famiglie che non mandano i figli a scuola
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Napoli, niente reddito di cittadinanza se i figli non vanno a scuola? Ancora una volta il provvedimento del "sociale" biglietto da visita del Movimento 5 Stelle nel suo momento di massimo consenso e ascesa politica è al centro di dibattiti e polemiche. E l'ultimo aggiornamento in ordine di tempo arriva da Napoli.

Reddito di cittadinanza "bocciato" per chi ha figli che non vanno a scuola

Dopo le stroncature continue di Fratelli d'Italia, da sempre il partito più critico verso la misura di sostegno economico sociale (ma anche la Lega ha più volte alzato la voce), le ultime novità potrebbero appunto arrivare da Napoli, città già finita al centro delle polemiche legate proprio al reddito.

Per ora si tratta soltanto di un'idea allo studio. Ma presto  si potrebbe passare ai fatti, ovvero potrebbe  prendere corpo in un protocollo d'intesa: revocare il reddito di cittadinanza, e altre misure di sostegno sociale, a quei genitori i cui figli risultino inadempienti all'obbligo scolastico.

Del resto, quello dell'abbandono scolastico, specie dopo i due anni di pandemia Covid è uno dei temi più delicati e attuali sotto il Vesuvio e nell'hinterland napoletano. Un problema che ha fatto scattare un campanello d'allarme su istruzione, disagio giovanile con i pericoli connessi al "reclutamento" da parte della criminalità organizzata.

Reddito di cittadinanza e la "fotografia" su Napoli e il territorio

A Napoli e provincia - qualora la proposta andasse in porto - riguarderebbe più di 160mila famiglie, per un totale di 775mila persone, tante quante sono quelle che beneficiano della misura di sostegno introdotta con l'arrivo dei grillini al Governo.

Un numero di famiglie, tanto per dare l'idea del fenomeno, molto superiore a quelle che complessivamente beneficiano della stessa misura in Lombardia, Piemonte, Veneto, Trentino e Val d'Aosta.

Territori, tra l'altro, dove il reddito di cittadinanza è stato ultimamente digerito (e così pure da alcune Amministrazioni comunali a guida Centrodestra) solo a fronte dell'avvio di progetti lavorativi dedicati alla collettività da parte di chi percepisce il reddito di cittadinanza.

Niente scuola, niente sostegno economico

L'idea è stata messa sul tavolo del comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza convocato giovedì 19 maggio 2022 in Prefettura per fare il punto sugli ultimi episodi di violenza e disagio giovanile registrati a Napoli.

La proposta è ora sul tavolo del Prefetto di Napoli, Claudio Palomba. Ma non solo. A sostenere quest’idea (e probabilmente creando anche qualche attrito politico sull'asse Pd-M5S sia in ottica di Governo sia in ottica di alleanze per Amministrative e Regionali) ci sono il vulcanico Governatore Vincenzo De Luca e l’assessore alle politiche sociali e giovanili della Regione Elena Fortini.

 

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