Malata di tumore, "salta" la fila in farmacia e viene insultata: "Magari muori oggi"
L'incredibile attacco subito da Nadia Ferrara, affaticata per la malattia, che su indicazione del farmacista ha superato la coda. Ma il suo gesto non è stato capito

Chi è malato porta un fardello enorme. Una croce pesante che spesso spezza la schiena e mina costantemente lo spirito. Ma con dignità affronta la vita di tutti i giorni, a testa alta, senza inutili lamentele. Chi è malato dovrebbe essere protetto. Esattamente come si fa con le cose fragili e preziose, per conservarne la bellezza e l’unicità. Basterebbe un minimo di tatto e quella umana pietas che tutti meriterebbero di ricevere.
E invece, questa storia ci racconta tutt'altro. Una fotografia forse dei nostri tempi, in cui non sappiamo più (non tutti, per la carità) rispettare le esigenze e le difficoltà del prossimo.
Affaticata dal tumore, "salta" la fila in farmacia
A raccontare la storia, avvenuta a Cornate d'Adda, piccolo centro tra le province di Monza e Bergamo, è il nostro portale locale Prima Monza.
A rendere ancora più grave l’accaduto è la sua futilità. Una banale fila saltata in farmacia. Ma non per fare un dispetto oppure per fare una furbata e risparmiare tempo. Bensì perché la persona in questione Nadia Ferrara, è una donna di 43 anni che combatte contro un tumore con 16 metastasi tra ossa e fegato, era appena tornata dall’ospedale dove si era sottoposta ad un prelievo in vista della seduta di chemioterapia che avrebbe dovuto affrontare il giorno successivo.

"Lunedì scorso sono andata in farmacia per prendere una scatola di cerotti di fentalyn che uso abitualmente per alleviare il dolore che le metastasi del tumore mi provocano - spiega la donna a Prima Monza - Purtroppo non avevo la ricetta medica mutuabile, ma solo quella bianca e quindi li ho dovuti pagare. I farmacisti mi hanno detto però che, una volta fatta la ricetta mutuabile, avrei potuto riportare la scatola e mi avrebbero ridato i soldi. Così quindi ho fatto il giorno successivo".
Il racconto della vicenda
Il giorno seguente, dunque, è tornata in farmacia in tarda mattinata, dopo che era rientrata dallo Ieo di Milano per il prelievo del sangue:
"Ero stanca, perché era dalle 6.45 che ero fuori di casa. Mi erano passati a prendere i volontari della Lilt per portarmi in ospedale per il prelievo pre-chemio. In farmacia c’erano quattro persone anziane davanti a me. Appena sono arrivata, il farmacista mi ha fatto un cenno, quindi ho chiesto velocemente se potessi passare avanti, perché non stavo bene ed ero stanca".
"Ci ho messo letteralmente tre minuti di tempo a riconsegnare la scatola e a ordinare i nuovi cerotti e intanto ho proprio detto al farmacista: 'Speriamo non se la prendano perché sono passata avanti' e in risposta il farmacista mi ha tranquillizzato dicendo: 'Ma no, figurati non ti preoccupare'”»'.
E invece apriti cielo, finito di pagare, si è scatenato il finimondo:
"Ho pagato e poi ho chiesto scusa per essere passata avanti. Tre delle persone presenti in coda non hanno detto nulla, ma vedevo che alcuni hanno fatto una faccia strana. Uno invece ha iniziato ad urlare ed inveirmi contro. Quindi ho cercato di spiegare che ero malata di tumore ed ero molto stanca, ed è quello il motivo per cui ero passata avanti. Nonostante questo, lui ha continuato ad insultarmi, mettendo addirittura in dubbio il fatto che fossi malata".
A quel punto è intervenuto anche lo stesso farmacista, cercando di spiegare la situazione, ma nemmeno le sue parole hanno calmato l’uomo, che anzi ha rincarato la dose:
"È arrivato a dire cose del tipo 'Se dovevi morire, eri già morta', oppure 'Magari capita proprio oggi'. Ad un certo punto non ce l’ho più fatta e me ne sono andata piangendo, totalmente mortificata. In vita mia non sono mai passata avanti, nonostante la mia disability card me lo permetta. È stato solo un caso questa volta, dovuto dalla circostanza di stanchezza".
"Io non devo andare in giro col cartellino ìHo il tumore alle ossaì e a giustificarmi. Chiedevo solo un minimo di comprensione. Così però non è stato. Sarò anche malata, ma fortunatamente ringrazio Dio di non essere come questa persona".
È una cosa vergognosa,le persone anziane sono in pensione come me e di sicuro a parte l'arteriosclerosi x tutto il giorno non sanno cosa fare. Un abbraccio! E un consiglio: passa pure avanti e impara a fregartene, visto le buone maniere e gentilezze di tanti. Un abbraccio e un in bocca al lupo
La mamma degli ignoranti è sempre incinta fin che non capita a loro, spero che capita a questo individuo 😡😡😡😡😡😡
Io dico che l'umanità è sparita a favore della prepotenza. Anni fa mi trovavo al casello in ingresso a Milano, quello col pagamento con le monete- Davanti a me una tizia che pretendeva di pagare con 50 euro e dietro di me una fila di auto che iniziava a suonare. Mi sono permessa di dire alla signora che serviva la moneta e lei, per tutta risposta, testuali parole, fatti i c.... tuoi e che ti venisse un cancro.
Mi dispiace tantissimo per quello che ha dovuto subire queste cose non dovrebbero accadere mai purtroppo c'è gente che talmente inattività che non si rende conto di quello che dice. Grazie a dio non siamo tutti così c'è ne un po ma non tutti. Io sono una di quelle persone che se vedo una persona anziana o in gravidanza o con bimbi anche se sono di corsa li faccio passare prima di me e guardo chi è davanti a me invitando a fare lo stesso molto spesso ci riesco perché dove abito io più o meno ci conosciamo tutti è siamo persone che se possiamo aiutare non esitiamo a farlo. Sarebbe bello se fosse così ovunque buona serata spero che non le accada mai più una cosa del genere.