Morta a 100 anni Assunta Almirante: l'ape regina della destra italiana
La moglie di Giorgio Almirante, fondatore e leader storico del Movimento Sociale Italiano, era considerata la memoria storica della destra del Paese.
Donna Assunta Almirante si è spenta a 100 anni. La vedova di Giorgio Almirante, fondatore e leader storico del Movimento Sociale Italiano, era considerata la memoria storica della destra italiana. Anche dopo la scomparsa del marito, nel 1988, ha esercitato la sua pesante influenza nello scenario politico nostrano.
Morta Assunta Almirante
La chiamavano Donna Assunta, ma il suo vero nome era Raffaella Stramandinoli. Assunta era il nome con cui fu battezzata, diverso rispetto a quello all’anagrafe. Era originaria di Catanzaro ma visse gran parte della sua vita a Roma, dove nel 1952 conobbe il suo futuro coniuge, che sposò in seconde nozze, perché entrambi erano legati a precedenti matrimoni.
A tal proposito è interessante ricordare che nel 1974, quando ci fu il referendum per l’abrogazione della legge sul divorzio, la donna si schierò pubblicamente per la conferma della legge, al contrario del marito e dell’MSI.
"Donna Assunta Almirante ha segnato un'epoca della vita italiana. Generosa, prodiga di consigli, sincera, infaticabile custode della memoria di Giorgio Almirante, ha rappresentato nel tempo un punto di riferimento per tanti. Il suo affetto è stato un privilegio per molti di noi. La ricordo con affetto e con commozione", dichiara il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, fra i tanti esponenti politici che stanno ricordando la donna in queste ore.
Signora della destra italiana
L’MSI venne fondato da Giorgio Almirante nel 1946, dopo che durante il regime fascista era stato prima redattore del periodico La difesa della razza (e poi ministro della Propaganda della Repubblica di Salò). Almirante non rinnegò mai il suo legame con il fascismo. Donna Assunta, in una delle sue ultime interviste al Quotidiano Nazionale nel 2018, cercò di giustificare l’adesione del marito al razzismo del regime fascista:
"Erano anni cupi condizionati da un prevalente senso di disciplina. Lui, fascista, era segretario di redazione al giornale La difesa della razza. Poteva sottrarsi? No. Ma non è mai stato antisemita".
Nel 1987 fu Assunta a favorire l’elezione di Gianfranco Fini come nuovo segretario dell’MSI, salvo poi tornare sui propri passi e sconfessare quella scelta per come Fini trasformò l’MSI in Alleanza Nazionale, un nuovo partito più lontano dal passato fascista e più moderno.
"Sono sempre stata di destra. Ma anche un po’ di sinistra, nel mio intimo", ha confessato sempre in occasione dell'intervista al QN.