Modalità monaco per il tuo smartphone: l'ultima moda per disintossicarsi dai social
Si tratta di un'app, chiamata Freedom, che è già stata scaricata da 2 milioni e mezzo di persone
Tanti ne parlano, in molti già la usano: cos’è la modalità monaco per il proprio smartphone e perché fa bene alla salute?
Modalità monaco, cos'è
Disconnettersi restando connessi. Non una “modalità aereo”, per intenderci, bensì una via di mezzo che ci distoglie dalle notifiche e tentazioni continue dei social per consentirci di concentrarci su un’attività senza distrazioni. In gergo viene chiamata “modalità da monaco”: si tratta di un'app chiamata Freedom, che ha visto crescere i suoi utenti del 50 per cento nel 2020 e ha continuato ad espandersi fino a contare oggi 2 milioni e mezzo a livello globale.
Come funziona?
L'app permette di bloccare sul proprio cellulare l'accesso ai social, a determinati siti web o a qualsiasi collegamento Internet. E' l'utente a scegliere quanto lunga sarà la durata del blocco richiesto, ed è ovviamente possibile anche decidere di rimuoverlo. Blocco che si può persino "sigillare" in modo che non possa essere sbloccato fino all’orario e al giorno stabilito.
Ci sono in due opzioni di modalità monaco; entrambe bloccano sia gli stimoli provenienti dalle app (come le notifiche) sia l'utilizzo volontario dell'utente. Ad entrambe si sceglie un limite prima della riattivazione e naturalmente su quali app agire.
L'opzione "Soft" consente all'utente di spegnerla quando vuole. Insomma il telefono va in modalità monaco, ma se l'utente dovesse fortemente voler tornare sul social, potrebbe farlo spegnendo l'opzione.
L'opzione più tosta, invece, non permette di tornare indietro. Il blocco sulle proprie app è definitivo, e fino a che non scadrà il tempo, sul telefono non arriverà nulla di quel social. Se la crisi d’astinenza risulta ingestibile si può sempre disinstallare l’app.
Grande successo
Sempre più utenti nel mondo ricorrono alle app che aiutano a resistere alle distrazioni digitali (ne esistono altre oltre a Freedom, come ColdTurkeyì e FocusMe), scegliendo la “modalità da monaco”. Negli ultimi mesi settimane l’hashtag #monkmode ha infatti spopolato online.
“Lo smartphone ci rende più stupidi”
Lo smartphone è uno strumento multitasking che produce premi e rinforzi ad intervalli, che influenza e stimola al suo utilizzo graduale e/o costante; in casi di eccessivo uso si avrà come risultato uno stato permanente di disattenzione.
Numerosi psicologi arrivano al punto di sostenere che le continue distrazioni presenti sui nostri smartphone ‘ricablano’ il nostro cervello; l’uso a lungo termine degli smartphone ci sta ‘rendendo più stupidi’.
Non solo, secondo uno studio della Rutgers University pubblicato da Journal of Behavioral Addictions, l’uso dello smartphone nelle pause – lavorative o da studio – impedirebbe al nostro cervello di ricaricarsi portando a livelli maggiore di distrazione rendendo molto difficile ripristinare l’attenzione su quello che si stava facendo.