12 ore di intervento

Miracolo in sala operatoria: 19enne affetta da una malattia rarissima, salvata da un trapianto multiplo di cuore e polmoni

Un caso unico di ipertensione primitiva polmonare: la giovane, originaria di Bari, è stata operata a Torino.

Miracolo in sala operatoria: 19enne affetta da una malattia rarissima, salvata da un trapianto multiplo di cuore e polmoni
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Un miracolo, o poco ci manca. Merito dell'estrema preparazione e conoscenza di medici e chirurghi che hanno eseguito un intervento unico nel suo genere: un lungo ed estenuante trapianto di cuore e polmoni, durato ben 12 ore, che ha dato gioia e speranza ad una ragazza di soli 19 anni, affetta da una rarissima malattia che aveva messo a serio repentaglio la sua vita.

Ragazza di 19 anni affetta da una rarissima malattia

Una storia miracolosa che è giusto raccontare dal principio, la cui protagonista è Aurora, una ragazza di 19 anni originaria di Bari. Una giovane, la cui vita stava trascorrendo come quella di tutti i suoi coetanei, ma che all'improvviso è stata messa a serio rischio da un male divenuto sempre più incurabile. A maggio di quest'anno, infatti, erano arrivate le primissime avvisaglie: le mancava il fiato, si stancava facilmente e le sue gambe avevano cominciato a gonfiarsi.

Sintomi che avevano preoccupato moltissimi i genitori, i quali l'avevano convinta ad andare in ospedale. Al suo arrivo i medici si erano accorti che la situazione fosse particolarmente allarmante: il suo cuore era molto affaticato e si stava per fermare. La diagnosi era presto fatta: ipertensione polmonare primitiva, una rarissima patologia, caratterizzata da elevate pressioni nei vasi polmonari che causa una disfunzione del cuore.

Trapianto multiplo di cuore e polmoni

Giorno dopo giorno le condizioni di salute di Aurora continuavano a precipitare, al punto tale che per la giovane è stato reso necessario l'ausilio di una macchina per aiutare il cuore ed i polmoni: l’Ecmo (per garantirle la circolazione extracorporea e che faccia le veci dei suoi organi).

Un'iniziale terapia farmacologica, poi, non ha consentito di poterla staccare dall'utilizzo dell'Ecmo e della ventilazione meccanica. La situazione si era fatta sempre più estrema e, per la 19enne, l'unica strada possibile rimasta per salvarle la vita era quella dell'intervento chirurgico: un trapianto multiplo di cuore e polmoni.

Dal Policlinico di Bari, come raccontato da Prima Torino, Aurora è stata quindi trasportata con un volo speciale dell’Areonautica Militare a bordo di un C-130 presso il Centro Trapianti Cuore - Polmone dell'ospedale Molinette della Città della Salute di Torino (diretto dal professor Mauro Rinaldi). Qui è stata ricoverata presso la Cardiorianimazione, coordinata dalla dottoressa Anna Trompeo, e dopo un’attenta valutazione si è proceduto alla richiesta in urgenza nazionale dei tre organi per un unico trapianto salvavita.

Miracolo in sala operatoria

Dopo cinque giorni la chiamata più attesa per i genitori provati per le gravi condizioni cliniche della figlia, il Centro Regionale Trapianti (diretto dal professor Antonio Amoroso) propone un donatore. Inizia la corsa contro il tempo, l’équipe prelievo vola verso Trieste per prelevare il blocco cuore - polmoni.

La ragazza è stata portata in sala operatoria e sottoposta ad un lungo e delicato intervento di oltre 12 ore, eseguito dal professor Mauro Rinaldi e dal professor Massimo Boffini, con l’aiuto degli anestesisti Antonio Toscano e Federico Canavosio. Completate le ultime suture il cuore e i polmoni nuovi hanno cominciato subito a funzionare e la paziente è riuscita ad essere svezzata dall’Ecmo. Dopo alcuni giorni le condizioni cliniche sono migliorate e la giovane paziente ha iniziato nuovamente a respirare da sola.

Queste le parole del dottor Giovanni La Valle, direttore generale della Città della Salute di Torino:

"E' una storia bellissima a lieto fine per la giovane ragazza e per la vita da vivere che ha ancora davanti a sé. Complimenti alle nostre équipes e al sistema trapianti, che ancora una volta si confermano punto di eccellenza della Città della Salute”.

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