Minacce social alla figlia di Meloni: il professor Addeo ha tentato il suicidio
"Non ho retto l’accanimento mediatico", ha dichiarato il docente dal letto d’ospedale ora fuori pericolo dopo aver ingerito degli psicofarmaci

È salvo e ricoverato in ospedale Stefano Addeo, il professore di tedesco 65enne finito al centro di un’ondata di polemiche e indignazione per un post pubblicato su Facebook in cui evocava, in modo gravemente inopportuno, la morte della figlia della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Dopo giorni di critiche durissime, minacce e pressioni mediatiche, l’uomo ha tentato di togliersi la vita ingerendo un mix di psicofarmaci e alcol nel pomeriggio di lunedì 2 giugno 2025.
Addeo: "Non ho retto l'accanimento mediatico"
A salvarlo è stata la dirigente scolastica dell’istituto dove insegna, che ha ricevuto una telefonata dallo stesso Addeo in cui annunciava la volontà di farla finita. La preside ha prontamente allertato i carabinieri, che sono intervenuti nell’abitazione del professore. Trasportato d’urgenza all’ospedale di Nola in codice rosso, Addeo è ora fuori pericolo.
“Non ho retto l’accanimento mediatico”, ha dichiarato il docente all’ANSA dal letto d’ospedale. “Ho commesso un errore, ma non dovevo essere crocifisso in questo modo. Mi hanno linciato. Ho chiesto scusa, non ce l’ho fatta”.
Il post incriminato, rimosso poche ore dopo la pubblicazione, faceva un riferimento choc alla tragica vicenda di Martina Carbonaro, la 14enne di Afragola uccisa dall’ex fidanzato. Parole pesanti, che hanno immediatamente suscitato la reazione sdegnata dell’opinione pubblica, della politica e delle istituzioni scolastiche.

Lo stesso Addeo, nei giorni successivi, aveva scritto una lettera di scuse indirizzata direttamente alla premier Meloni e pubblicata sul quotidiano Roma, chiedendo un incontro personale per ribadire il suo pentimento.
“Mai nelle mie intenzioni vi era l’idea di augurare la morte a una bambina”, ha scritto. “È stata una frase infelice, inadeguata, inaccettabile, che non mi rappresenta né come uomo né come educatore”.
Secondo quanto si apprende, Palazzo Chigi avrebbe accolto la richiesta di incontro prima che emergesse la notizia del tentativo di suicidio.
Nel frattempo, il Ministero dell’Istruzione ha aperto un’istruttoria disciplinare nei confronti del professore. Il ministro Giuseppe Valditara ha dichiarato che “non possiamo più tollerare comportamenti di singoli che tradiscono il decoro e la dignità della professione docente”, mentre il direttore dell’Ufficio scolastico regionale per la Campania, Ettore Acerra, ha parlato di “un episodio sconcertante” e ha preannunciato “provvedimenti adeguati”.
...prima auguri delle cose atroci a una ragazzina figlia della premier di DX solo perche tu sei di SX e poi ti meravigli del linciaggio