“Chi governa deve vigilare sulle banche affinché garantiscano la tutela del risparmio e riconoscano un giusto compenso a chi riesce, faticosamente, a mettere qualcosa da parte e a tenerlo sul proprio conto corrente». Lo ha dichiarato il portavoce di Noi Moderati Ignazio Messina intervenendo nella trasmissione ‘Aria pulita’ sui canali del circuito Netweek.
Messina ha sottolineato la necessità che le banche «sposino sempre più un ruolo sociale» e che il governo «intervenga con determinazione per proteggere i cittadini”
“Oggi – ha spiegato – le banche utilizzano i soldi dei risparmiatori, li investono e ci guadagnano, ma a chi quei soldi li affida non riconoscono praticamente nulla. È una situazione che non può continuare: serve una maggiore equità e una maggiore responsabilità da parte del sistema bancario”
Nel suo intervento, il portavoce di Noi Moderati ha anche richiamato l’attenzione sulla progressiva difficoltà delle famiglie a mettere da parte qualcosa:
“Un tempo con uno stipendio riuscivi a mandare i figli a scuola, a farli studiare, a comprare casa e a mantenere tutto. Oggi, anche con due stipendi, molte famiglie fanno fatica ad arrivare a fine mese: risparmiare è sempre più complicato”
Sulla tassazione delle banche, Messina ha espresso una posizione netta:
“Io credo che sia un fatto doveroso: chi guadagna tanto, peraltro con soldi che non sono propri ma affidati a loro dai risparmiatori, deve contribuire. Le banche hanno il dovere di aiutare quando fanno registrare ottimi profitti. E’ un bene quindi che diano il loro contributo allo Stato. E se queste risorse vengono investite sul welfare, sulle famiglie e sulla lotta alle discriminazioni, credo sia un fatto davvero meritorio”
Sul tema “Giustizia” Messina è stato chiaro.
“La riforma della giustizia va spiegata ai cittadini: è importante che la politica non ci metta il cappello, perché è una riforma per migliorare il sistema e per arrivare davvero al giusto processo”
Messina ha sottolineato come il tema non debba diventare terreno di scontro tra poteri:
“Non se ne deve appropriare nemmeno quella parte della magistratura che vuole resistere. Dobbiamo affrontare questa riforma con serenità, nell’ottica dell’attuazione dell’articolo 111 della Costituzione, che parla chiaramente di giusto processo”
Per il portavoce di Noi Moderati, la separazione delle carriere è uno strumento essenziale per garantire l’imparzialità del giudice:
“Questa riforma consente ai cittadini di avere il giusto processo e, soprattutto, la separazione delle carriere porta ad avere un giudice terzo e imparziale, come dice la Costituzione. Non bisogna averne timore, ma spiegarla correttamente”
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