Mentre soccorrono la sua fidanzata lui, completamente ubriaco, spacca il vetro dell'ambulanza
Ennesima vicenda di violenza, legata alle intemperanze di congiunti dei pazienti, che arriva dalla provincia di Cremona
Mentre i sanitari stavano soccorrendo la sua fidanzata, in seguito ad un malore, un 29enne - visibilmente ubriaco - ha improvvisamente preso a pugni il vetro dell'ambulanza, sfondandolo e ferendosi. Ennesima vicenda di violenza legata alle intemperanze di congiunti dei pazienti, che arriva dalla provincia di Cremona.
(immagine copertina archivio)
Mentre soccorrono la sua fidanzata lui spacca il vetro dell'ambulanza
E' accaduto nella serata del 1° aprile 2024, a Monte Cremasco. Un'ambulanza è stata chiamata a soccorrere una donna che, mentre rientrava a casa con il fidanzato 29enne, aveva avuto un malore ed era caduta a terra, battendo violentemente il capo. Il partner, visibilmente alterato dall'abuso di alcolici, stava creando disturbo ai soccorritori.
In preda ad un improvviso attacco d'ira, il giovane ha colpito con violenza il vetro del portellone posteriore dell’ambulanza, sfondandolo e procurandosi delle evidenti ferite alle mani e alle braccia.
L'arrivo dei Carabinieri e la denuncia
Come racconta Prima Cremona, il tempestivo intervento dei Carabinieri ha scongiurato che la situazione degenerasse. Nel frattempo, poiché l'ambulanza era divenuta inagibile a causa dei danni, è stato richiesto l'intervento dell'elisoccorso per trasportare la donna ferita all'ospedale di Brescia.
Il 29enne è stato quindi denunciato per danneggiamento aggravato e interruzione di pubblico servizio, aggiungendo anche una sanzione per ubriachezza. E' inoltre emerso che il giovane era già noto alle forze dell'ordine per precedenti reati e sanzioni relative all'abuso di alcolici.
Una volta calmatosi, l'uomo, si è recato autonomamente all'ospedale di Crema per curare le ferite causate dallo sfondamento del vetro dell'ambulanza.
Non è un caso isolato...
Soltanto pescando fra i casi più recenti, è davvero nutrito l'elenco di aggressioni al personale sanitario da parte di pazienti o congiunti, del tutto fuori controllo. Fenomeno che ha ispirato uno spot-denuncia, nel novembre 2023, dei medici napoletani, che hanno descritto la professione medica, ormai, come una trincea.
Come non citare il dramma della dottoressa Barbara Capovani, aggredita e lasciata agonizzante fuori dal reparto di Salute Mentale Adulti e SPDC dell’ospedale Santa Chiara di Pisa il 21 aprile 2023. I colleghi hanno fatto di tutto per salvare la vita della psichiatra, uccisa a bastonate da un ex paziente - con gravissimi disturbi - Gianluca Paul Seung. Troppo gravi i danni riportati durante la vigliacca aggressione, la professionista è spirata nelle ore successive.
Pochi giorni dopo la tragica vicenda, sempre in Toscana, al Pronto soccorso di Follonica, Comune toscano della provincia di Grosseto, due infermieri e un medico sono stati vittima di aggressione e minacce da parte di un 30enne. "Vi uccido tutti!" ha urlato l'uomo all'interno del presidio ospedaliero. Un'infermiera è finita ricoverata, sotto choc.
Senza contare le volte in cui la furia cieca arriva dai parenti, spesso organizzati in vere spedizioni punitive, come il caso modenese, avvenuto nell'ottobre 2022 a Carpi.
I parenti di alcuni ragazzi feriti in un incidente stradale - fortunatamente non grave - hanno messo a ferro e fuoco il Pronto soccorso dell'ospedale, aggredendo il personale sanitario, per chiedere che i loro congiunti passassero avanti a tutti gli altri malati.
Paura anche il Lombardia, a Brescia, dove, nel giugno 2023, al Pronto Soccorso di Gavardo, un uomo di 46 anni senza fissa dimora ha distrutto il bagno del Ps oltre ad infastidire personale sanitario e pazienti. Lo stato di alterazione è durato per parecchio tempo, tanto da rendere necessario l'intervento dei carabinieri. Questi ultimi sono stati costretti ad utilizzare lo spray al peperoncino.
Paura e spedizioni punitive, anche in Piemonte: nel Novarese, a Borgomanero, un gruppo di persone, alle prime luci dell’alba di venerdì 2 giugno al Pronto soccorso del Santissima Trinità, è entrato direttamente dopo aver sfondato il vetro della porta di ingresso. Una volta dentro hanno iniziato a minacciare pesantemente chiunque avessero a tiro pretendendo che uno di loro, ferito, venisse immediatamente curato.
Come spiega proprio Prima Novara, i più presi di mira sono gli infermieri del triage cui compete la rapida valutazione della condizione clinica dei pazienti e del loro rischio evolutivo attraverso l’attribuzione di una scala di codici-colore volta a definire la priorità del trattamento.
I numeri dell'escalation
L'escalation è testimoniata anche dai dati: l’ultima indagine diffusa da Anaao Assomed su un campione rappresentativo di professionisti: l’81% dei medici che hanno risposto riferisce di essere stato vittima di aggressioni fisiche o verbali. Di questi, ben il 23% segnala aggressioni fisiche, il 77% verbali, mentre il 75% ha assistito personalmente ad aggressioni ai colleghi.
Le aggressioni sono compiute dal paziente solo nella metà dei casi (51,3%), mentre i parenti sono responsabili del 42,3% degli eventi, soprattutto in Pronto Soccorso.