Nella giornata di ieri, lunedì 22 dicembre 2025, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha visitato il Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI) e si è collegata in videoconferenza con i contingenti militari italiani impegnati nelle missioni internazionali per rivolgere loro i suoi auguri di Natale.
Meloni al COVI per gli auguri di Natale
Nel corso dell’intervento, Meloni ha ribadito il ruolo delle forze armate nel quadro della sicurezza internazionale, sottolineando il legame tra difesa, diplomazia e pace.
“È la forza degli eserciti e la loro credibilità lo strumento più efficace per combattere le guerre – ha affermato – il dialogo e la diplomazia sono fondamentali, ma devono poggiare su basi solide“.

La premier ha spiegato che i saluti al COVI rappresentano anche un momento di consapevolezza dell’impegno complessivo del Paese nelle aree di crisi.
“Da qui si ha l’immagine dello sforzo che la nostra nazione compie grazie al lavoro di ciascuno di voi per garantire sicurezza e difesa a livello globale. L’Italia è una nazione autorevole e forte“.
L’importanza della difesa
Nel suo messaggio ai militari, Meloni ha voluto evidenziare come pace e difesa non siano concetti in contrapposizione. Secondo la presidente del Consiglio, solo una forza militare credibile contribuisce ad allontanare la guerra. Ha inoltre ringraziato i contingenti per il lavoro svolto all’estero, sottolineando che il riconoscimento arriva da tutti gli italiani.
Durante la visita, la premier ha poi consegnato al comandante del COVI una bandiera tricolore e ha rivolto un saluto particolare ai militari che trascorreranno le festività natalizie lontano dalle loro famiglie, impegnati nelle operazioni internazionali.
Il filmato con l’intervento della presidente:
L’Italia e le missioni Onu
“La pace è un bene prezioso quando la si possiede e da ricercare con ogni sforzo quando la si perde”, ha aggiunto la presidente, ricordando che chi conosce la guerra è spesso il primo a comprenderne il costo.

In questo contesto ha richiamato la formula latina “Si vis pacem, para bellum” (Se vuoi la pace, prepara la guerra) interpretandola come un principio pragmatico e non come un’esortazione alla guerra.
Nel suo intervento, la presidente del Consiglio ha infine ricordato il contributo italiano alle missioni internazionali: l’Italia è il primo contributore europeo alle missioni delle Nazioni Unite e dell’Unione europea e il secondo in ambito NATO.