il leader delle sardine

Mattia Santori e la difesa delle oche in tempo di guerra, tra ironie e "cinici tromboni"

Dopo aver denunciato, con toni enfatici, l'aggressione dei due pennuti perpetrata da un cane, il consigliere comunale di Bologna è stato oggetto di ilarità.

Mattia Santori e la difesa delle oche in tempo di guerra, tra ironie e "cinici tromboni"
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La sardina Mattia Santori torna a far parlare di sé. E anche a suscitare ironie. E' diventato virale - ed è stato preso parecchio di mira - un suo intervento in Consiglio comunale a Bologna dedicato alla morte occorsa a due oche a causa dell'assalto di un cane, episodio da lui definito "increscioso". E dopo essere stato oggetto di numerosi sfottò soprattutto sul web, il consigliere del Partito democratico rilancia: "Rifarei il mio intervento, sono stato attaccato da tromboni cinici".

Mattia Santori e la difesa delle oche

Ma riavvolgiamo il nastro. Mattia Santori, nei giorni scorsi, durante un intervento in consiglio comunale a Bologna aveva raccontato un episodio occorso a un collega di partito, Davide Celli.

"A nome del Pd e di tutta la maggioranza desidero esprimere vicinanza al consigliere Celli e alla sua famiglia per il fatto increscioso che è avvenuto lo scorso giovedì".

 

Il consigliere ha spiegato che un cane sfuggito al controllo del padrone si è avventato sulle oche che la famiglia Celli tiene nel giardino della propria abitazione. Nel video, diventato subito virale sui social network, Santori ha espresso la sua solidarietà:

"È difficile per chi come me non ha animali domestici capire il rapporto che si sviluppa giorno dopo giorno tra una persona e un cane, per esempio, figuriamoci tra una persona e due oche scontrose e chiassose. Ho avuto modo di vedere la casetta che Davide ha costruito per proteggere le sue oche dalle faine, di percepire la costanza di chi ha sviluppato ricordi, immagini e aneddoti familiari insieme a una coppia di pennuti. La colpa non è del cane ma di un padrone che non rispetta una responsabilità che ha volontariamente di assumersi o/e di allevatori che immettono sul mercato una quantità spropositata di razze molossoidi, si tratta di tipologie di cani che richiedono attenzioni costanti, esperienza e soprattutto presenza umana".

"Durante l'intervento mi si è spezzata la voce, perché conosco bene Davide e so quanto sia doloroso per un animalista come lui perdere i propri animali a causa di altri animali" ha spiegato il secondo consigliere più votato alle ultime amministrative bolognesi.

Gli sfottò

Le sue parole, però, più che esprimere solidarietà, lo hanno esposto al pubblico ludibrio, e tanti hanno sottolineato come in un momento in cui il mondo intero è sotto shock per le immagini che arrivano dall'Ucraina, il suo intervento sia stato fuori luogo.

Fra gli account che hanno prontamente ripreso sui social il discorso di Santori c'è anche quello di Carlo Calenda, leader di Azione:

"Due minuti di intervento. Durante la guerra. Questi sono quelli che si erano autonominati eredi dei partigiani".

La "difesa" di Santori

Santori si è detto consapevole che le sue dichiarazioni avrebbero suscitato scalpore, provocando reazioni soprattutto sul web, ma ha preferito andare dritto per la propria strada, anche se - come dice egli stesso - l'ha cosa l'ha portato a

"Essere perculato dai soliti account di politici, influencer e opinionisti. Lo rifarei? Assolutamente sì".

Il 35enne avrebbe lanciato una sorta di monito verso se stesso, ricordando che in passato diverse volte si è lasciato censurare:

"Per la paura di essere criticato da quei tromboni che hanno fatto del cinismo, dell'aggressività e della disinformazione la chiave del proprio successo professionale".

E ancora:

"Ci sarà sempre una parte della barricata che continuerà a considerare più strategico farsi i selfie con i cagnolini, che alle oche preferirà i gattini per Salvini, che non vedrà l'ora di sminuire e ridicolizzare i gesti di rispetto e vicinanza. Ma ci sarà anche un'altra parte della barricata, forse minoritaria, che al cinismo degli sciacalli sceglierà sempre l'empatia delle sardine, la fragilità delle oche. O semplicemente, la commozione degli esseri umani."

La sicurezza, tema non trascurabile

In realtà il tema della sicurezza, soprattutto in zone rurali del nostro Paese, in riferimento a cani lasciati allo stato brado, non è così trascurabile: basti pensare alla ragazza morta sbranata da un branco durante una gita fuori porta. Ma a fare la differenza, spesso, non sono solamente i contenuti ma anche i toni e i tempi, che devono accordarsi senza stridere troppo con l'agenda del giorno. E Santori, con questa mossa, sembra rivendicare il suo diritto all'ingenuità nel ring della politica. Se si tratti di un pregio o di un difetto per chi ambisce a fare questo mestiere pare che siano molti - basandosi sulle reazioni social dei comuni cittadini - ad averlo ben chiaro.

 

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