le celebrazioni

Mattarella in Emilia nel decennale del terremoto

Il presidente della Repubblica accolto da uno stuolo di bandierine tricolori.

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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in visita a Medolla e a Finale Emilia nel decennale del terremoto che nel 2012 devastò l'Emilia Romagna.

Mattarella in Emilia a dieci anni dal  terremoto

Come racconta Prima Modena, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato questa mattina, venerdì 20 maggio,  in Emilia Romagna per celebrare il decimo  anniversario della prima scossa di terremoto che portò devastazione, morti e feriti.

Al suo arrivo a Medolla, il Capo dello Stato ha deposto una corona di fiori sul Monumento in memoria delle vittime del terremoto. Successivamente all'interno del Teatro Facchini ha preso parte alla cerimonia commemorativa del decennale del sisma.

LA DEPOSIZIONE DELLA CORONA D'ALLORO:

L'arrivo del presidente  è stato salutato da centinaia di bambini delle scuole che sventolavano bandiere tricolori.

"Il terremoto  ha colpito una delle aree più produttive del Paese e ha rischiato di spezzare filiere, oltre che reti logistiche, essenziali per la competitività del nostro sistema. Le istituzioni hanno fatto la loro parte. Così il governo nazionale. Così la Ue ha anticipato quella svolta di segno espansivo e solidale, poi espressa in modo ampio e più compiuto con le politiche di rilancio seguite alla pandemia. Tutto ciò che si è sviluppato ha un nome: cooperazione istituzionale. Che vuol dire confronto aperto, partecipazione, impegno, convergenza, e infine unità d'azione".

 

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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Alberto Calciolari, Sindaco di Medolla, in occasione della ricorrenza del 10° anniversario del sisma in Emilia del maggio 2012 (foto di Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella depone una corona di fiori al Monumento in memoria delle vittime del sisma (foto di Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la cerimonia in occasione della ricorrenza del 10° anniversario del sisma in Emilia del maggio 2012 (foto di Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella depone una corona di fiori al Monumento in memoria delle vittime del sisma (foto di Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

L'inaugurazione a Finale Emilia

Al termine della celebrazione, Mattarella si è recato a Finale Emilia dove ha visitato la “Stazione Rulli Frulli”, uno spazio dedicato all’aggregazione giovanile e all’inclusione educativa, lavorativa e sociale delle persone con disabilità ricavato dalla riqualificazione della locale ex autostazione danneggiata dal terremoto.

Le parole di Mattarella

L'INTERVENTO DI MATTARELLA:

Mattarella ha potuto osservare lo stato in cui si trovano i luoghi devastati da terremoto dieci anni fa.

"Ai sindaci e al loro impegno quotidiano, insieme al lavoro di tutti i rappresentanti dei cittadini, in maggioranza come all'opposizione, va il riconoscimento per quanto è stato realizzato".

"È intervenuta poi la pandemia. Un freno nella ricostruzione e un carico ulteriore di preoccupazione. La forza di una comunità risiede nella partecipazione, nel rendersi conto che ciascuno di noi, nessuno escluso ha bisogno degli altri. Nella consapevolezza che le istituzioni sono più forti se i cittadini si riconoscono in esse e vi trovano un ancoraggio sicuro, specialmente nei momenti di maggiore difficoltà. E' insieme che possiamo edificare l'avvenire. Per costruire una realtà migliore, più funzionale, più giusta, non per tornare semplicemente al tempo di prima".

Sulla ricostruzione delle scuole è invece intervenuto il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi:

"Le scuole ricostruite dopo il terremoto  sono diventate un riferimento, un catalogo a cielo aperto di cosa sono le scuole che stiamo costruendo sul territorio nazionale".

La guerra in Ucraina

Inevitabile anche un passaggio sulla guerra in Ucraina, che sta toccando direttamente anche il nostro Paese:

"L'accoglienza che è stata offerta alle famiglie, alle donne, ai ragazzi ucraini in fuga da questa guerra scellerata di aggressione sono una prova di come la solidarietà resti sempre un filo robusto che tesse le vite e le storie. Di questa accoglienza dobbiamo essere orgogliosi. Perché è una prova di umanità che fa comprendere al mondo, e anche agli aggressori, che il nostro obiettivo non è continuare la guerra ma sconfiggere la prepotenza di chi la muove, facendo vincere la pace e la convivenza, nella libertà e nel rispetto del diritto".

 

 

 

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