Mascherine, scuole, Green pass: quali restrizioni decadono dall'1 aprile
Niente più zone a colori e ragazzi a scuola sino alla fine dell'anno. Il certificato verde sarà presto depotenziato.
Lo stato di emergenza non sarà più rinnovato dopo la scadenza del 31 marzo. La notizia era nell'aria da tempo ed è stata ufficializzata mercoledì 23 febbraio 2022 dal premier Mario Draghi. Dunque dall'1 aprile 2022 cadranno alcune delle restrizioni che ci hanno accompagnato in questi mesi di pandemia. Vediamo cosa cambia.
Mascherine, sistema a colori e Green pass: cosa cambia dall'1 aprile
A cadere sarà innanzitutto il sistema delle regioni colorate. Niente più zone bianche, gialle, arancioni e rosse dunque. In realtà le prime tre erano di fatto già state equiparate con il decreto che aboliva l'obbligo di indossare la mascherina all'aperto dall'11 febbraio e di zone rosse in Italia al momento non ce ne sono (e - facendo tutti gli scongiuri del caso - la situazione attuale fa pensare che non ce ne saranno).
Le scuole
L'abbandono del sistema a colori avrà un'importante impatto soprattutto sul mondo scolastico. Con l'addio alle zone rosse infatti c'è la garanzia che gli istituti scolastici resteranno sempre aperti. Decadono anche l'obbligo di indossare le mascherine Ffp2 in classe e la quarantena da contatto.
Il Green pass
Ma quello che tutti attendono di sapere è soprattutto cosa succederà con il Green pass. Non sarà abbandonato tout court, ma si procederà per gradi. Con l'inizio di aprile partirà il "depotenziamento" del certificato verde, con la probabile fine dell'utilizzo di quello rafforzato (da vaccino o guarigione) per le attività all'aperto: sport, fiere e spettacoli, ma probabilmente anche per l'accesso ai dehor di bar e ristoranti. Per l'abbandono totale del pass bisognerà attendere ancora e la data definitiva potrebbe essere quella del 15 giugno, quando decadono l'obbligo vaccinale e quello di Super Green pass sul lavoro per gli over 50.
L'emergenza economica
Se l'emergenza sanitaria sembra oramai avviarsi verso la fine, rimane quella economica. L'Italia è in ripresa - ha detto Draghi - ma il Governo continuerà a sostenere chi è in difficoltà. A partire dal settore turistico, per il quale è stato stanziato un fondo da 100 milioni, che si aggiungono ai 120 previsti dalla legge di bilancio.
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Tutto finito, dunque?
Possiamo dire che è tutto finito? Non proprio. Perché il virus purtroppo c'è ancora e ci sarà ancora a lungo, anche se l'obiettivo è affrontarlo in forma endemica. Il Governo terrà ad ogni modo monitorata con attenzione la situazione e si è detto pronto a introdurre nuove restrizioni in caso di una nuova ondata Covid.