Storia toccante

Marta muore a 15 anni, la sua toccante lettera per raccogliere fondi per l'ospedale dove hanno provato a salvarla

La quindicenne monzese Roncoroni è stata colpita da un'emorragia a causa di un tumore che non sapeva di avere. La toccante lettera per il San Gerardo di Monza

Marta muore a 15 anni, la sua toccante lettera per raccogliere fondi per l'ospedale dove hanno provato a salvarla
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Ci vogliono grande forza d'animo e di spirito per affrontare le sfide che la vita ci mette di fronte, anche quando sono drammatiche. Come può essere la morte di una ragazza di 15 anni avvenuta peraltro a pochi giorni dal Natale. Eppure la vicenda di Marta Roncoroni, 15enne di Monza, mostra una famiglia capace di non dimenticare gli altri anche in un momento in cui sarebbe anche comprensibile farlo e rinchiudersi nel proprio straziante dolore.

Marta Roncoroni morta a 15 anni in un mese

Marta aveva un tumore maligno che non sapeva di portare dentro di sé e che si è palesato lo scorso 10 novembre 2023 con una emorragia cerebrale. Ricoverata nel reparto di Terapia Intensiva Neurochirurgica dell’ospedale San Gerardo di Monza, la giovane non ce l'ha fatta e si è spenta dopo un mese di "lotta" per la sopravvivenza. Al suo fianco, oltre alla famiglia e agli affetti più cari, anche l'equipe dell'ospedale brianzolo, che ha fatto di tutto per farle vincere questa partita, purtroppo senza fortuna.

"Nasca qualcosa di buono da questa tragedia"

La professionalità e la determinazione di medici e infermieri hanno colpito la famiglia Roncoroni, che all'indomani della tragedia ha deciso di compiere un gesto meraviglioso, avviando una raccolta fondi sulla piattaforma online Gofoundme (si può raggiungerla qui) per sostenere quel reparto.

E la motivazione viene spiegata in una lettera scritta idealmente proprio dalla ragazza.

Ciao, sono Marta.
L’11 dicembre ho compiuto 15 anni ma il mio è stato un compleanno diverso dal solito, a suo modo unico, vissuto in un mondo sospeso e lontano, dove tempo, spazio, suoni, luci e colori hanno un senso completamente diverso da quello comune.

La notte del 10 novembre una emorragia cerebrale dovuta a un tumore maligno, che non sapevo di avere, ha reso necessario il mio ricovero nel reparto di Terapia Intensiva Neurochirurgica dell’ospedale San Gerardo di Monza.
Qui ho incontrato dei medici e degli infermieri straordinari, una seconda famiglia, che ha provato di tutto per strapparmi a un destino terribile e ingiusto.

Anche io ci ho provato.
Tanto, tantissimo, con tutte le mie forze.
Purtroppo le cose non sono andate come speravamo…

Con mamma, papà e Niccolò ci siamo detti che da un evento terribile come questo deve nascere per forza qualcosa di buono. Non può finire tutto così, non avrebbe alcun senso. Oltre alla nostra gratitudine desideriamo restituire qualcosa di tangibile a questa rianimazione, che nel nome porta una parola così importante, anima, e che oltre alla competenza tecnica tanto amore ha dimostrato nei miei e nei nostri confronti.

Questa raccolta ha l’obiettivo di dotare il reparto, il MIO reparto, di nuovi strumenti che possano aiutare altre persone, spero più fortunate di me.
Al direttore del reparto, il dott. Citerio, lascerò il compito di scegliere ciò che ritiene più utile, certa che farà le scelte giuste per il bene dei suoi assistiti.
Abbiate pazienza, ma sono piccola e lascio fare a chi ne sa più di me, alle persone a cui ho affidato la mia vita e che tanto hanno fatto.

Vi prego, siate generosi, e provate a superate l’obiettivo della campagna. Non avete idea della quantità di persone, strumenti e materiali che sono necessari ogni giorno ad un paziente nelle mie condizioni.

Amate la vostra vita, immensamente, e fate in modo che chi ha bisogno possa trovare tutto il meglio per superare le difficoltà. Vi voglio bene.

Grazie, Marta

La campagna, partita con un obiettivo di 50.000 euro, lo ha già ampiamente superato, raggiungendo in pochi giorni quota 75.000.

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