Animalisti imbrattano quadro di Picasso col letame
Nel mirino la teca che custodisce una delle opere simbolo della mostra in corso, Femme couchée lisant. Il blitz contro la presenza dell’azienda zootecnica Levoni fra i membri della Fondazione Palazzo Te
Hanno gettato letame su una delle opere simbolo della mostra dedicata a Pablo Picasso a Mantova, la Femme couchée lisant. Blitz degli animalisti a Palazzo Te nella mattinata di domenica 5 gennaio 2025.
Letame su un Picasso a Mantova
Come racconta Prima Mantova, un gruppo di attivisti animalisti ha inscenato una protesta a Palazzo Te di Mantova, imbrattando con escrementi la teca che custodisce una delle opere simbolo della mostra in corso, Femme couchée lisant di Pablo Picasso.
L’episodio ha costretto le forze dell’ordine a evacuare temporaneamente il complesso museale, che è rimasto chiuso al pubblico per circa un’ora e mezza. Sul luogo è intervenuto anche il sindaco di Mantova, Mattia Palazzi, per verificare personalmente quanto accaduto.
Nessun danno all'opera
La mostra intitolata “Picasso, poesia e salvezza”, aperta lo scorso settembre e dedicata ai disegni dell’artista spagnolo, ha potuto riprendere regolarmente dopo la temporanea chiusura. Fortunatamente, l’opera oggetto della protesta non ha riportato alcun danno.
Secondo le prime ricostruzioni, a compiere l’azione sono stati cinque giovani attivisti del gruppo “Ribellione Animale”, tre dei quali provenienti da fuori provincia e due residenti a Mantova. Il personale del museo ha subito bloccato i manifestanti, che sono stati successivamente presi in consegna dai carabinieri e condotti in caserma per l’identificazione.
In seguito al blitz, il gruppo animalista ha rivendicato il gesto, spiegando le motivazioni della protesta:
“Le attiviste di Ribellione Animale hanno imbrattato con letame la teca del quadro Femme couchée lisant, esposto alla mostra ‘Picasso, poesia e salvezza’ presso Palazzo Te, per denunciare la presenza dell’azienda zootecnica Levoni tra i membri della Fondazione Palazzo Te, accanto al Comune di Mantova, che ne è fondatore e promotore”.
"Levoni fuori dalla cultura"
All’esterno del museo, gli attivisti hanno esposto uno striscione con la scritta: “Levoni fuori dalla cultura”, accusando l’azienda di operare in un settore, quello della zootecnia, in contrasto con i valori culturali che Palazzo Te dovrebbe rappresentare.
L’accaduto ha suscitato un acceso dibattito sia tra i cittadini sia sui social, dividendo l’opinione pubblica tra chi condanna fermamente il gesto come vandalico e chi, invece, sostiene le motivazioni degli attivisti.
"Il fine non giustifica i mezzi"
Netta la posizione del primo cittadino:
Questa mattina, verso le undici, cinque attivisti animalisti di ‘ribellione animale’, due ragazze e tre ragazzi, di cui solo due della provincia di Mantova, hanno cosparso letame su un’opera di Picasso, nella nostra mostra a Palazzo Te. Il motivo del loro gesto? Levoni è socio sostenitore della Fondazione Palazzo Te. Per cui hanno pensato bene di provare a rovinare la mostra su Picasso. Nessun danneggiamento, l’opera è protetta dal vetro, ma potete immaginare il caos che si è generato. Il personale del museo ha subito chiamato i Carabinieri e abbiamo chiuso il Palazzo per oltre un’ora".
"Adesso tutto è stato ripulito e Palazzo Te è riaperto alle visite. Se per avere visibilità si arriva a gettare letame su un’opera di Picasso, per quanto protetta dal vetro, consiglio loro di rivedere la strategia emulativa di marketing, che appare ormai una moda patetica, perché con questi gesti affossano le ragioni stesse della loro protesta. Così ottengono esattamente il risultato opposto di quello che auspicano. Ragioni, al netto dei loro rumori, che possono investire la politica con idee equilibrate e piani di lungo termine, sulle quali non c’è alcun timore a discutere. Ma così no".
"I fini non giustificano i mezzi. Così è solo un gesto ignorante fatto su un bene comune, l’arte. Ringrazio il personale del museo che ha prontamente ristabilito le condizioni di apertura e i tanti visitatori che hanno dovuto pazientare oltre un’ora per quanto accaduto".