Mamma di Livorno partorisce a Pisa: finisce in rissa tra le nonne della neonata
Una rivalità storica, sfociata in sfottò entrati nella "leggenda", che si arricchisce di un nuovo capitolo. Ma sapete perché Pisa e Livorno si odiano?
Ci sono poche rivalità campanilistiche in Italia che tengono testa a quella tra Livorno e Pisa. Un'antipatia che a volte può sfociare in qualcosa di più pesante che nei classici sfottò "alla toscana". Sì, perché quanto successo all'ospedale di Pisa è davvero clamoroso. Una donna di Livorno ha partorito al Santa Chiara, e la scelta ha fatto litigare pesantemente la mamma e la suocera della partoriente, che sono venute alle mani. E alla fine a riportare la calma ci ha pensato la Polizia...
Mamma di Livorno partorisce a Pisa: succede il finimondo
La partoriente e il marito, evidentemente, non fanno caso alla rivalità cittadina. Lei infatti è livornese e lui della provincia di Pisa. E l'altra sera la donna - che ha seguito tutto il percorso di gravidanza nell'ospedale labronico - ha accusato dei piccoli malesseri. Il marito, dunque, per praticità l'ha accompagnata al Santa Chiara di Pisa. Qui, però, i medici dopo averla tenuta in osservazione per qualche ora, hanno deciso di far nascere la piccola con un parto cesareo, per la sicurezza sua e della mamma.
L'arrivo della nonna furiosa
La donna, comprensibilmente presa dalla tensione e dall'emozione del momento, non ha fatto a tempo ad avvisare la mamma, pensando che ci avrebbe pensato qualcun altro. Ma quando la neo-nonna è arrivata, anziché fiori e palloncini, sono volati urla, insulti e spintoni. Sì, perché la donna era furibonda per due motivi: primo per essere stata l'ultima a sapere che la figlia aveva partorito, secondo perché la nipotina era nata a Pisa e non a Livorno.
La rissa tra consuocere
A quel punto ne è nata una zuffa con la consuocera (pisana). Dalle urla si è presto passati alle mani e tra le due sono volati spintoni. Tanto che il personale sanitario è stato costretto a chiamare la Polizia per sedare la discussione. Per fortuna nel giro di pochi minuti la situazione è tornata alla normalità, e soprattutto mamma e figlia (e anche le nonne) stanno bene...
Perché pisani e livornesi si odiano
Come detto, la rivalità tra Pisa e Livorno è antichissima e probabilmente la più accesa d'Italia. Ma da cosa nasce l'odio reciproco tra queste due città della Toscana?
Le origini della rivalità risalgono all'epoca dei Medici e alla nascita del porto di Livorno, voluto da Cosimo I de’ Medici a metà del XVI secolo con l'obiettivo di trasformare la città labronica in uno snodo commerciale di respiro internazionale. Questa cosa non andò giù ai pisani, che dopo la "gloria" ai tempi delle repubbliche marinare (tra l'undicesimo e il quindicesimo secolo) vivevano un periodo di appannamento. Da qui l'inizio della rivalità.
Un campanilismo vissuto a suon di sfottò, a volte divertenti, altre più pesanti. La frase "meglio un morto in casa che un pisano sull'uscio" è conosciuta in tutto il mondo, mentre dall'altra parte ribattono "Le parole le porta via il vento, le biciclette i livornesi".
Memorabili anche gli sfottò tra le tifoserie calcistiche: a Pisa allo stadio c'è scritto "Il sogno del pisano è svegliarsi a mezzogiorno, guardare verso il mare e non vedere più Livorno".
E come non citare il mitico Vernacoliere, che all'indomani del disastro di Chernobyl pubblicò una locandina entrata nella storia, che recitava: "Primi effetti della nube tossica, è nato un pisano furbo".