Maltempo, Veneto in ginocchio: un cadavere nell'Adige e una donna salvata con il trattore

Oltre alla Lombardia, anche il Veneto è stato messo in ginocchio da maltempo. Il Dipartimento della Protezione Civile ha diramato per la giornata di oggi, venerdì 17 maggio 2024, lo stato di allerta rossa per gran parte del Veneto e di allerta arancione per la Lombardia e il Friuli Venezia Giulia.

Il presidente del Veneto, Luca Zaia ha dichiarato aperta l'unità di crisi per lo stato di emergenza:

"Lo scenario è da stato di emergenza e spero che il Governo lo dichiari velocemente. Il maltempo ha messo in difficoltà centinaia di famiglie, ieri 200, oggi molte di più: non ci sono sfollati, ma famiglie con l'acqua in casa".

Veneto nella morsa del maltempo

Una forte ondata di maltempo si è abbattuta tra il 15 e 16 maggio 2024 in tutto il Veneto. Il Governatore Zaia ha dichiarato, nella mattinata del 17 maggio, lo Stato di Emergenza. La Protezione Civile del Veneto, invece, ha diramato l'allerta rossa per criticità idrauliche e idrogeologiche in alcuni bacini fino alle 14 di domani 17 maggio 2024.

Così il leghista:

"Siamo di fronte a fenomeni di precipitazioni eccezionali, che si sono abbattuti soprattutto nel vicentino, nel veronese e nel padovano. L’apertura dei bacini di laminazione ha permesso di evitare un disastro. Abbiamo attivato tutti i bacini del vicentino - Montebello, Caldogno, Trissino, Orolo e Viale Diaz - e anche uno nel veronese, quello della Colombaretta. È stato il primo reale collaudo per alcuni di questi".

E ancora:

"Eventi meteo come quello di stanotte, che si è abbattuto soprattutto nel vicentino, nel veronese e nel padovano, sono fenomeni eccezionali. Bombe d’acqua simili a maggio, in Veneto, non si erano mai viste".

Fiumi sorvegliati speciali

L’allerta idrogeologica per temporali in tutti i bacini idrografici del Veneto è massima ad eccezione dell’alto Piave bellunese. In considerazione delle precipitazioni occorse e previste, la Protezione Civile raccomanda di vigilare particolarmente le aste idrauliche afferenti ai Bacini dei fiumi Brenta, Bacchiglione, Retrone, Alpone, Chiampo, Fratta-Gorzone nonché il fiume Adige, e quelli del Veneto Orientale (Monticano, Meschio, Livenza Tagliamento).

Allagamenti e disagi

Come spiega Prima Venezia, la situazione è in costante mutamento, con segnalazioni di allagamenti diffusi in diverse province: Vicenza (coinvolgendo 24 Comuni), Verona (11 Comuni da Monteforte d’Alpone fino a Legnano), Padova (26 Comuni dalla città fino alla bassa Padovana) e Venezia (16 Comuni inclusa la città principale).

Nel Vicentino si sono registrate tre rotture degli argini: l’Orolo ha ceduto nell'area di Isola Vicentina a monte del bacino, con segnalazioni di esondazioni del fiume Aldegà a Zimella e del Timonchio a Villaverla, oltre all'esondazione del canale Ronego a Pojana Maggiore.

Anche nel Veronese sono state segnalate tre rotture degli argini, con particolare attenzione alla rottura lungo il fiume Guà tra Zimella e Cologna Veneta.

Sono stati danneggiati numerosi ponti e infrastrutture stradali. Nella mattinata di venerdì 17, è scattata l'allerta anche a seguito del rinvenimento di un cadavere nell'Adige, a Verona. Non si esclude nessuna pista, al momento.

Messe a dura prova anche Padova e Venezia. I colleghi di Prima Padova segnalano il salvataggio, con l'ausilio di un trattore, di un'anziana 75enne rimasta bloccata nella sua auto nel comune di Monselice a causa dell'acqua troppo alta.

Nella provincia di Treviso si registrano danni e comuni allagati, criticità soprattutto a Castelfranco Veneto e ad Asolo, mentre a Camposampiero l'argine del Muson ha ceduto. Sono arrivate circa 120 segnalazioni da parte di privati residenti in provincia di Treviso, riguardanti richieste di intervento per svuotare locali allagati.

Previsioni meteo: tregua soltanto temporanea

Ma si riuscirà ad avere una tregua dal maltempo? Pare che nel weekend potrebbe esserci un miglioramento; ma sarà momentaneo. Il nord Italia continuerà a trovarsi all'interno di un canale perturbato che impedirà la stabilità duratura per almeno un’altra settimana.