Regole per tutti i paesi

Malta: Green pass sì, ma solo con doppia dose, il tampone non basta più

Molti Stati corrono ai ripari e inaspriscono le restrizioni: vediamo nel dettaglio le ultime novità.

Malta: Green pass sì, ma solo con doppia dose, il tampone non basta più
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Il problema loro lo hanno toccato con mano. Dopo essersi ritrovati sull'isola centinaia di studenti in quarantena, per i maltesi è diventata chiarissima una verità da tempo sbandierata, ma al tempo stesso stranamente ignorata: il tampone entro 48 serve a poco o nulla per mettersi in sicurezza rispetto ai contagi. E sono corsi ai ripari: d'ora in poi a Malta si potrà, infatti,  entrare col Green pass solo per guariti e doppiamente vaccinati: la terza opzione del tampone non basta più.

Era ora e altri Paesi sono sul punto di seguire la stessa linea, perché complice il dilagare della variante Delta, che si avvia a diventare predominante in tutta Europa con la sua estrema contagiosità, i casi di Covid-19 sono tornati a salire.

Malta: ok a doppia dose di vaccino, il tampone non basta più

In molti l'avevano scelta proprio perché sponsorizzata come "isola Covid free" e, probabilmente, prima dell'assalto dei vacanzieri di tutta Europa lo era anche. In poche settimane, però, la musica è cambiata e Malta ora corre ai ripari irrigidendo le regole. I turisti possono entrare solo se vaccinati da almeno 14 giorni con il ciclo completo di uno dei vaccini approvati dall’Ema.

I bambini dai 5 fino agli 11 anni possono viaggiare con un test molecolare negativo da farsi entro le 72 ore prima di intraprendere il viaggio e arrivare a Malta. Al di sotto dei 5 anni non hanno bisogno di test, ma i genitori devono presentare entrambi la vaccinazione.

Chi pensava di cavarsela con un tampone negativo dovrà rivedere i propri piani.

Ricordatevi anche del Passenger Locator Form (PLF), il documento fondamentale per viaggiare

Le regole negli altri Paesi

Croazia: dal 1° luglio 2021, la Croazia accetta il Green Pass, per ogni o tipo di vaccino c’è una normativa specifica. In linea generale, per entrare in Croazia bisogna o avere il Green Pass, oppure certificare di essersi vaccinati, di avere avuto il Covid-19 e di non essere stato a contatto con casi positivi. I giorni di distanza dalla vaccinazione - come anticipato - variano a seconda dei vaccini.


Con il vaccino Sinopharm la prova della vaccinazione è valida alle seguenti condizioni: dal giorno della seconda dose, o a partire da 14 giorni dopo la dose singola; per il vaccino Johnson&Johnson è valida 210 giorni. Dopo una dose di qualsiasi vaccino accettato in Ue, per le persone che si sono riprese da covid-19 negli ultimi 180 giorni, la validità è di 210 giorni. Tra 22 e 42 giorni dalla prima dose di vaccino Pfizer, Moderna o Gamaleya. Tra 22 e 84 giorni dalla prima dose di vaccino AstraZeneca. Mentre la prova del recupero da covid-19 è valida 180 giorni.

Un’altra possibilità è il test antigenico da farsi entro le 48 ore prima della partenza o molecolare, fino a massimo 72 ore prima del viaggio.

Grecia: per entrare in Grecia e non rimanere bloccati all’aeroporto bisogna compilare il Passenger locator form. Una volta compilato questo modulo, al viaggiatore viene inviato direttamente il QR Code utile per iniziare il viaggio. I viaggiatori dovranno in ogni caso essere in possesso di uno dei seguenti documenti: tampone molecolare con esito negativo entro le 72 ore precedenti l’arrivo, tampone antigenico entro le 48 ore precedenti, certificato di vaccinazione o certificato di avvenuta guarigione.

Cipro: richiesto il certificato di vaccinazione valido a partire dal giorno della seconda dose, oppure 14 giorni dopo la dose singola di J&J; certificato di avvenuta guarigione tra 14 e 180 giorni; risultato negativo al test molecolare effettuato entro le 72 ore prima dell’arrivo sull’isola.

Spagna: è necessario essere in possesso di un Qr code. Il Governo iberico ha disposto la necessità compilare un questionario, collegandosi al sito del ministero della Salute spagnolo oppure scaricando l’app ‘Radar covid’, messa a punto per l’occasione. Per poterlo ottenere bisogna essere in possesso del certificato di vaccinazione, valido da 14 giorni dopo la seconda dose oppure un tampone con esito negativo effettuato nelle 72 ore precedenti all’arrivo se molecolare, 48 se antigenico.

Francia: ingresso con il certificato Eu Digital Covid. Nessuna altra restrizione a condizione che il questionario contenga: prova della vaccinazione, valida a partire da 7 giorni dopo la seconda dose del vaccino; a partire da 28 giorni dopo la dose singola del vaccino Johnson&Johnson; a partire da 2 settimane dopo la prima dose di qualsiasi vaccino approvato, per le persone che si sono riprese da una precedente infezione da Covid-19.

Germania: I viaggiatori che entrano in Germania, che si sono trovati in un’area a rischio nei 10 giorni precedenti l’ingresso, sono tenuti a registrarsi a www.einreiseanmeldung.de. È possibile entrare in Germania con il green pass se si proviene da Paesi Ue e quelli di Area Shengen.

L’Italia è considerato un Paese non a rischio dalla Germania. Per entrare in area tedesca è necessario tuttavia avere un green pass rilasciato dopo 14 giorni dalla seconda dose o dopo 28 giorni ma non più di sei mesi dalla guarigione dal Covid-19, oppure essere negativi a un tampone antigienico fatto entro le 48 ore dall’ingresso nel Paese o al test molecolare fatto entro le 72 ore dall’arrivo in Germania.

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