Regole e trasparenza

Mai più pandoro-gate: le nuove regole per gli influencer. E Giorgia Meloni valuta una "Legge Ferragni"

La premier: "C’è una questione di trasparenza sulla beneficenza su cui forse bisogna lavorare"

Mai più pandoro-gate: le nuove regole per gli influencer. E Giorgia Meloni valuta una "Legge Ferragni"
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Mai più un pandoro-gate. Giro di vite dell'Agcom sugli influencer, con nuove linee guida e l'istituzione di un tavolo tecnico, dopo lo scandalo della beneficenza opaca che ha coinvolto la regina delle imprenditrici digitali: Chiara Ferragni.

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Il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, riferisce una nota, "a seguito di una consultazione pubblica ampiamente partecipata, ha approvato all’unanimità le Linee guida volte a garantire il rispetto da parte degli influencer delle disposizioni del Testo unico sui servizi di media audiovisivi".

Nuove regole, insomma, per orientarsi nella selva del web. Vediamo in cosa consistono, nel pratico.

Agcom: stretta sugli influencer

Si parte con lo stabilire una “base minima” di follower: le Linee guida definiscono un insieme di norme indirizzate agli influencer operanti in Italia che raggiungono almeno un milione di follower sulle varie piattaforme o social media su cui operano e hanno superato su almeno una piattaforma o social media un valore di engagement rate medio pari o superiore al 2% (ossia, che hanno suscitato reazioni da parte degli utenti, tramite commenti o like, in almeno il 2% dei contenuti pubblicati).

Insomma, chi lo fa a livelli professionali, con giri di denaro importanti.

Giulia de Lellis, 5,3 milioni di follower

Attenzione puntata, in particolare, sulle misure in materia di “comunicazioni commerciali, tutela dei diritti fondamentali della persona, dei minori e dei valori dello sport, prevedendo un meccanismo di richiami e ordini volti alla rimozione o adeguamento dei contenuti”.

In caso di contenuti con inserimento di prodotti, gli influencer sono tenuti a riportare una scritta che evidenzi la “natura pubblicitaria del contenuto in modo prontamente e immediatamente riconoscibile”.

Aurora Ramazzotti, 2,6 milioni di follower

Le Linee guida dispongono, inoltre, l’avvio di un Tavolo tecnico per l’adozione di un codice di condotta che definisca le misure a cui gli influencer si dovranno attenere. Il codice sarà redatto nel rispetto dei principi che informano le Linee guida e prevedrà sistemi di trasparenza e riconoscibilità degli influencer che dovranno essere chiaramente individuabili e contattabili.

Al Tavolo tecnico parteciperanno anche soggetti che operano quali intermediari tra questi e le aziende.

Gianluca Vacchi, 22,4 milioni di follower

Il nuovo assetto permetterà di recepire le istanze di questi soggetti e di indirizzarne l’azione, avvalendosi delle buone prassi in materia, verso il rispetto delle regole. L’iniziativa è in linea con altre iniziative nazionali adottate da altri Stati membri dell’Unione e con le analisi e le soluzioni proposte in relazione alle attività degli influencer dal Gruppo dei regolatori europei dell’audiovisivo - ERGA", spiega la nota dell'Agcom.

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Verso una "Legge Ferragni"

Ma il Ferragni affaire ha intercettato l’attenzione anche di Palazzo Chigi. Con l'obiettivo di rimettere ordine nel far west della beneficenza, la premier Giorgia Meloni avrebbe richiesto un'informativa sul tema. E dai ministeri del Lavoro e dell’Economia avrebbero già rilevato diverse criticità nella normativa attuale.

Conferenza stampa Giorgia Meloni
Giorgia Meloni

“C’è una questione di trasparenza sulla beneficenza su cui forse bisogna lavorare", aveva anticipato la leader di FdI sul tema.

C’è, infatti, nell’aria una proposta di legge che punterebbe all'obbligo, da parte di aziende e le società, di rendere pubbliche le cifre legate alle loro iniziative di beneficenza, con un dettaglio approfondito. Sarà necessario chiarire se la somma da devolvere è stata fissata in modo arbitrario o se dipende dall’andamento delle vendite, specificando la percentuale dei guadagni destinata alla causa. Allo studio anche una maggiore trasparenza sulle sponsorizzazioni, con l’obiettivo di informare i consumatori se la partnership con testimonial è retribuita.

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Al momento siamo ancora nel campo delle ipotesi, ma il tema è urgente considerando gli importanti indotti generati dalle attività social degli influencer. E sulla capillarità dei messaggi che veicolano.

 

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