Madonna di Trevignano, Gisella Cardia ricompare in tv: "Non piange sangue di maiale"
Sulla Madonna che piange sangue sono in tanti che vogliono fare chiarezza
La Madonna di Trevignano, quella che piange lacrime di sangue, insieme ai dibattiti sulla presunta veggente Gisella Cardia, sono uno degli argomenti del momento. Tutti ne parlano, tra i fedeli che si presentano nella cittadina romana in pellegrinaggio e coloro che invece non credono alla storia dei supposti miracoli e temono di possibili raggiri.
Dopo una prima inchiesta del 2016, terminata con l'archiviazione, ancora oggi sui fatti della Madonna di Trevignano si cerca di fare chiarezza, a fronte anche di alcune denunce presentate nei confronti di Gisella Cardia. Quest'ultima, che al momento ha fatto perdere le sue tracce, ha però parlato in diretta al programma televisivo "Cinque Minuti" di Bruno Vespa su Rai 1, spiegando alcuni aspetti dell'intricata vicenda che riguarda la madonna che piange sangue.
Gisella Cardia: "Madonna Trevignano non piange sangue di maiale"
Maria Giuseppa Scarpulla, in arte Gisella Cardia, è uno dei personaggi mediatici del momento. Il nome della 53enne, così come quello del marito, è legato indissolubilmente alla Madonna di Trevignano Romano, la statuetta della Vergine Maria che piange sangue e che, per questa sua caratteristica peculiare, è diventata meta di pellegrinaggi non solo da parte di fedeli da ogni parte d'Italia, ma anche No vax e sostenitori di "cure alternative" per il Covid.
Ma sulla Madonna di Trevignano, sulla sua presunta veggente (che afferma di ricevere messaggi da Maria ogni tre del mese) e sui supposti miracoli in grado di realizzare da diversi anni aleggiano moltissimi dubbi.
Mentre nel 2016 un'inchiesta su quel caso si era conclusa con l'archiviazione. Negli ultimi giorni, però, un investigatore privato ha presentato un esposto in questura, trasmesso alla procura di Civitavecchia, sostenendo che il sangue che piange la Madonna sarebbe di maiale. A sostegno di questa ipotesi sono arrivate anche le dichiarazioni, a Mattino Cinque, di don Patrizio Coppola, nonché parroco del Comune romano:
"Il vescovo sapeva e doveva rispondere alle domande: noi dobbiamo essere la Chiesa della verità, non possiamo vivere di sole incertezze".
In questo senso l'investigatore privato chiede alla magistratura di indagare su presunte appropriazioni indebite da parte della donna.
Su questo tema, però, la stessa Gisella Cardia, divenuta irrintracciabile a seguito di questa denuncia (alcuni ritengono sia finita in Romania), è intervenuta in diretta televisiva a "Cinque Minuti", programma di Rai 1 condotto da Bruno Vespa per chiarire alcuni aspetti relativi alla Madonna di Trevignano:
"Non è che tutti i mesi piange. Noi facciamo un semplice rosario, poi c'è l'apparizione della Madonna dove lasci un messaggio - dichiara Gisella a 'Cinque Minuti', alla presenza anche del suo avvocato in studio - La Madonna ha pianto due anni fa lacrime di sangue e poi non ha più pianto.
Non è sangue di maiale. Il sangue è stato analizzato dai Ris, in presenza del mio vescovo. Noi per evitare problemi abbiamo lasciato il nostro Dna, quello mio e di mio marito. Non abbiamo più avuto gli esiti, ma le analisi sono state fatte nel 2016 e oggi siamo nel 2023".
In tanti vogliono fare chiarezza
Oltre all'esposto dell'investigatore privato, tuttavia, sulla vicenda della Madonna di Trevignano Romano ci sono tanti altri che vogliono fare chiarezza.
Tra questi c'è anche il vescovo di Civita Castellana Marco Salvi. La diocesi competente, infatti, ha istituito una Commissione con diversi esperti:
"Sta lavorando proficuamente per fare chiarezza sui fatti noti a tutti. Nei prossimi giorni verrà presentata una prima relazione".
Gisella Cardia dal 2016 organizza i suoi raduni di preghiera nel Parco di Bracciano-Martignano, luogo dove appunto si sono verificati negli anni continui pellegrinaggi di fedeli per chiedere aiuto alla Madonna che piange sangue.
La onlus ha acquisito anni fa un terreno ad uso agricolo ed ha ottenuto il nulla osta dal parco per utilizzarlo. Ma dopo pochi mesi i Guardiaparco hanno constatato che quell'area era utilizzata per finalità diverse, che c'erano manufatti abusivi e un parcheggio per centinaia di auto. Da qui la denuncia e l'ordinanza per il ripristino dei luoghi.
L'associazione capeggiata da Gisella Cardia e dal marito ha fatto appello alla giustizia amministrativa che ha dato ragione al Parco in tutti i gradi di giudizio.
Dove sono finiti i soldi delle donazioni?
I miracoli della Madonna di Trevignano Romano hanno richiamato fedeli da ogni dove, i quali sono arrivati persino a spendere 3mila euro per avere una replica della statuetta di Maria che piange sangue. La Cereria Ternana, produttrice delle copie, vendute a 60 euro l'una, ha però affermato di aver fermato la produzione.
In tanti poi si sono chiesti su che basi si fondasse il business della Madonna di Trevignano. Per i pellegrini l’associazione – che sarebbe stata destinataria anche del 5 per mille – stipulava convenzioni sia con un monastero di Bassano Romano in provincia di Viterbo, sia con un convento di Vetralla. La onlus prendeva anche donazioni per un progetto di accoglienza per bambini e per un pozzo di acqua santa. Ora però i donatori potrebbero chiedere indietro i soldi, o comunque sapere con certezza dove sono finiti.
Tra questi ci sono anche le donazioni effettuate da Luigi Avella, 70enne ex funzionario del ministero dell’Economia e laureato in giurisprudenza e teologia, che negli anni è arrivato a donare 123mila euro, 30mila dei quali al marito di Gisella, Giovanni Cardia.
"Devo dire la verità: nessuno dei due mi ha mai chiesto soldi - afferma Luigi Avella - Ma sapevo che ne avevano bisogno. Dovevano comprare materiale per le attività che fanno da contorno alla gestione del miracolo delle lacrime".
La moltiplicazione di gnocchi e pizza
Il 70enne rappresenta uno dei fedeli pentiti. Secondo lui c'era qualcosa di diabolico "nel suo ostinarsi a raccontare di essere in grado di far lacrimare sangue alla statua della Madonna e nel sostenere di essere in grado di moltiplicare pizze e gnocchi".
A proposito della moltiplicazione di gnocchi e pizza, era stata proprio Gisella Cardia a spiegare il miracolo.
"Non era prevista una cena per 15 persone – racconta Cardia ad Alberto Caccialanza, cremonese che si è convertito nel 2014 assistendo alle apparizioni mariane di San Bonico a Piacenza e da quel giorno diventato “cacciatore” di apparizioni mariane – allora avevo un piccolissimo pranzo con degli gnocchi e il coniglio. Così ho detto a una mia amica che intanto io porto quello. E lei giustamente mi guardava per dirmi 'ma che cosa ci fai con un piattino di gnocchi'. Vabbè qualcosa ci inventeremo. Allora portiamo questi gnocchi e questo coniglio, credimi veramente due pezzettini, e nel frattempo che li abbiamo riscaldati, nel frattempo lei ha preso qualcosa che aveva in freezer. Tutti abbiamo apparecchiato il tavolo. Io non so come sia stato possibile, ma mentre ci riscaldavamo e riempivamo i piatti, tutti avevano gli gnocchi e hanno mangiato in 15 persone. Ed è incredibile questa cosa".
Allo stesso modo sarebbe andata con la pizza.
"È successo poi un’altra volta, proprio qui a casa mia – spiega la veggente – Un giorno una mia amica portò una teglia molto piccola di pizza per me e mio marito al massimo altre due persone. Qui eravamo 20-25 persone… e quella pizza non solo l’hanno mangiata tutti, ma è anche rimasta, l’abbiamo regalata. Era una teglia per 4 persone. L’abbiamo mangiata in 25".