Ma come si fa ad augurare l'aborto alla moglie dell'azzurro Berardi?

"Chissà se nascerà, a volte non succede", con queste inqualificabili parole un leone da tastiera ha sostanzialmente augurato a Francesca Fantuzzi, moglie del calciatore della Nazionale Domenico Berardi, di perdere il secondogenito che la coppia aspetta. Ovviamente a mezzo social. Le ragioni di tanta crudeltà? Calcistiche.

Augurano alla moglie di Berardi di perdere il bambino

La gravidanza è un momento delicato per ogni donna che, insieme alla gioia dell'attesa, ovviamente porta con sé anche una serie di legittime preoccupazioni sull'andamento della gestazione. Fantuzzi, moglie del giocatore del Sassuolo e Azzurro, Berardi, è stata tirata in mezzo in una ripicca "da tifosi" in cui, per colpire l'attaccante - dopo che aveva appena segnato alla Roma, provocando la discussa espulsione di Kumbulla, che si è rivelata decisiva per la vittoria degli emiliani - un romanista ha augurato alla donna, a mezzo social, di perdere il bimbo che aspetta.

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E non è il primo episodio del genere per lei, già presa di mira dopo i cinque gol rifilati dal Sassuolo al Milan lo scorso 29 gennaio:

"Sto perdendo la mia libertà, non ho neanche il coraggio di mostrare il volto di mio figlio. Serve una legge che identifichi chi si nasconde dietro ai profili. Sono pronta a farmi sentire fino in Parlamento", ha tuonato.

"E sei pure un padre"

In quest'ultimo caso, una persona le ha scritto (riferendosi al bimbo atteso): "Chissà se nascerà, a volte non succede"; la donna non ha lasciato cadere nel vuoto il pesante "augurio" e gli ha risposto: "Complimenti, sei pure un padre. No comment. Ma la vogliamo smettere?".

E se siete tentati di liquidare questo episodio come il gesto esecrabile di un singolo, considerando ciò che Fantuzzi dichiara al Corriere, c'è da ricredersi:

"A Domenico augurano di finire su una sedia a rotelle, a me dicono di stare attenta perché sanno dove esco, con chi, a che ora. Saranno anche solo minacce, ma chi me lo garantisce“.

Da qui anche la decisione di non mostrare mai il volto del primo figlio:

"Un peccato. Lui è buffo, davvero divertente. A volte mi piacerebbe mostrarlo, ma con quale coraggio? Mi scrivono che gli vorrebbero fare del male, come posso escludere che un giorno, riconoscendolo, qualcuno gli tiri dell’acido in faccia? La mia non è una scelta voluta, è obbligata. Non posso condividere una cosa così bella ma anche così poco protetta”.