Ma chi fa la segnaletica stradale, Picasso? I curiosi casi di Torino e Milano
Tra ciclabili che sembrano un Tetris e strisce pedonali a "S" siamo messi proprio bene...
Capita alle volte di vedere una segnaletica stradale che non ci convince. Ma ci sono casi davvero estremi, in cui più che facilitare la vita di automobilisti, ciclisti e pedoni la complica. In questi giorni ha fatto il giro del web la foto della pista ciclabile da Tetris di Milano all’incrocio tra corso Monforte e via Visconti di Modrone. Ma anche Torino non è da meno...
La ciclabile da Tetris a Milano
Al centro delle critiche - e degli sfottò sulla Rete - è finito l’incrocio tra corso Monforte e via Visconti di Modrone dove la segnaletica orizzontale delle piste ciclabili genera - per essere teneri - un certo caos. Le linee tratteggiate identificano diverse corsie di svolta e di marcia che generano una complessità nel capire cosa fare in quel punto e dove andare.
Una specie di "dedalo" in cui pare difficile orientarsi e che anziché mettere in sicurezza i ciclisti rende il loro passaggio piuttosto complesso. E se qualcuno ha parlato ironicamente di "un Picasso", altri hanno severamente criticato l'Amministrazione comunale meneghina di Beppe Sala.
Anche Torino non scherza...
Ma se a Milano c'è da scervellarsi per andare in bicicletta, a Torino è faticoso girare in auto. E' di difficile interpretazione, ad esempio la segnaletica stradale orizzontale comparsa qualche giorno fa in via Vittoria Colonna.
Come potete vedere dall'immagine di copertina, la linea di mezzeria è per circa un metro continua poi si fa tratteggiata, ma in entrambi i sensi di marcia le auto sono costrette a una curva a S, invadendo l'altra corsia, visto la presenza dei parcheggi. E tutto questo nei pressi di una scuola.
Insomma un periplo davvero machiavellico, che cozza contro la semplicità che dovrebbe garantire una maggior sicurezza.
Non va molto meglio ai ciclisti che si trovano a passare in Corso Umbria in Barriera di Milano: qui la pista ciclabile si interrompe bruscamente per via di uno scalino, oppure taglia una strada con presenza di auto.
La pista ciclabile di Corso Umbria
L'asfaltatura... a metà
Sempre a Milano aveva fatto sorridere un curioso episodio di poche settimane fa. In via Giorgi, zona Trenno di Milano, erano in programma lavori di asfaltatura della strada. E la carreggiata è stata lasciata quasi del tutto libera. Quasi, appunto. Sì, perché un automobilista particolarmente distratto (o magari era via per le ferie, chi lo sa...) ha lasciato il proprio veicolo posteggiato come nulla fosse.
Quello che è successo poi è stato raccontato dal consigliere comunale della Lista Sala Enrico Fedrighini, che ha fotografato il risultato dell'asfaltatura e l'ha postato sui social chiedendo provvedimenti.
Lavori stradali "bizzarri"
Ma non è certo il primo caso di lavori stradali eseguiti in modo bizzarro. Un esempio, sempre in provincia di Milano, arriva da Arluno, dove gli operai incaricati della segnaletica a terra hanno probabilmente mischiato le lettere. Fatto sta che anziché la scritta "Stop" è comparsa "Sotp"...
Questo, peraltro, è un errore abbastanza comune (per quanto possa risultare incredibile). A Goito, nel Mantovano, invece era stato scritto a terra "Spto". Ma di esempi ce ne sono davvero tanti, tutti da ridere (anche se a pensarci bene il costo di questi lavori è a carico della collettività...).