la testimonianza

Il pianto di Geppi Cucciari per Lucy Salani, trans più anziana d'Italia deportata a Dachau

"Sono già morta a Dachau, tutto quello che ho vissuto dopo è stato un miracolo".

Il pianto di Geppi Cucciari per Lucy Salani, trans più anziana d'Italia deportata a Dachau
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Lucy Salani, 98 anni, è la donna trans più anziana d'Italia. In occasione della Giornata della Memoria ha raccontato la sua esperienza in diretta a "Che Succed3?", il programma di Rai3 condotto da Geppi Gucciari che, alla fine del collegamento, non è riuscita a trattenere le lacrime di emozione e commozione dopo il toccante racconto.

La deportazione

Come raccontato da Prima Cuneo Lucy, nacque nel lontano 1924 a Fossano, fu portata nel campo di concentramento di Dachau, ma fortunatamente riuscì a salvarsi.

"Io sono già morta a Dachau. Ho visto l'orrore vero, quello che non si può dimenticare, tutto quello che ho vissuto dopo è stato un miracolo".

Momenti di orrore che difficilmente chi è sopravvissuto riesce a dimenticare. Il tempo ci ha dato prova di quanto i "più fortunati" vogliano ricordare e far ricordare a tutti cosa voleva dire vivere in tempi di guerra, quest'ultima non fatta solo con le armi da fuoco.

"Il male - ha spiegato - è la discriminazione che genera l'odio. Il male è l'ignoranza che non fa porre le domande al popolo".

Lucy Salani

Le difficoltà di essere omossessuali

Vivere la propria omosessualità fu complicato per via dell'ideologia, della una mentalità chiusa e che quindi non vedeva mai di buon occhio chi era diverso.

"Essere omossessuali in quegli anni, significava - racconta Lucy - correre il rischio continuo di essere picchiati e umiliati, come hanno fatto con un mio amico a cui hanno messo il catrame nel sedere. Molti di loro volevano venire con noi per poi minacciarci quando erano in gruppo".

La diversità

La morte era la più grande paura di quei tempi. Come i testimoni sopravvissuti alla guerra hanno raccontato più volte, c'è chi voleva vendicarsi ma c'era anche chi non lo ha fatto per non abbassarsi a quei livelli.

"Quando hanno liberato il campo mi hanno chiesto, proposto di uccidere qualche nazista. Io però non l'ho voluto fare perché sono diversa da loro".

La commozione di Geppi Cucciari

Siamo abituati a vederla ridere e a ridere con lei: Geppi Cucciari con il suo marcato accento sardo è una delle comiche e conduttrici più apprezzate degli ultimi anni. Ieri però quello che ci ha lasciato non è un sorriso ma tanta umanità: nella chiusura del collegamento con Lucy Salani Geppi, rilanciando la solita e divertente rubrica "Un Mario al sole", ha avuto bisogno di un momento per riprendersi e inghiottire quelle lacrime di commozione nate istintivamente dopo il toccante racconto della sopravvissuta.

E' così: la diretta televisiva non cancella le emozioni di chi vi partecipa e mostrarsi commossi è stato un grande segnale di nobile umanità.

Il video della diretta:

 

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