Lo Spid è salvo: fino a quando continueremo a usarlo e cosa succederà dopo con It Wallet

Lo Spid è salvo. Per ora. Se temevate di dover buttare via tutta la fatica fatta per imparare a usarlo (o per spiegare alla nonna come si fa), potete tirare un sospiro di sollievo. Una decisione che - anche nel momento in cui sembrava che il sistema di identità digitale dovesse scomparire - era comunque nell'aria, quantomeno per dare il tempo a tutti di adattarsi. Ora, finalmente, c'è l'ufficialità, con la firma di una nuova convenzione della durata di due anni tra i provider che forniscono il servizio e l'Agenzia per l'Italia digitale. Il costo? Quaranta milioni di euro, provenienti dal Pnrr.

Continueremo a usare lo Spid per (almeno) due anni

Due anni di "prolungamento", dunque, che potranno essere prorogati di altri due per lo Spid.

Negli scorsi mesi più volte il sottosegretario con delega all'Innovazione Alessio Butti aveva parlato di un "pensionamento" dello Spid a favore della Carta d'identità elettronica (Cie). Un progetto che comunque non è stato messo in soffitta dal Governo, che punta comunque a concentrare tutte le funzioni in un unico servizio in futuro.

Cosa è It  Wallet

Ma quale sarà questo servizio? Il futuro dell'identità digitale sarà rappresentato da It Wallet (almeno questo è quanto trapela sinora, come affermato dal Sole 24 Ore).

Lunedì 7 agosto 2023 in Consiglio dei ministri dovrebbe approdare un decreto legge in materia che preveda una prima direttiva sul portafoglio digitale. E il sistema che ingloberebbe tutto quanto sarebbe appunto It Wallet.

Ma di cosa si tratta?  It Wallet conterrà tutti i documenti principali dei cittadini, dalla patente alla tessera sanitaria e per accedere dovrebbe essere sufficiente l'app IO. In un primo momento saranno inserite la tessera sanitaria e la carta delle disabilità, seguite via via da tutti gli altri documenti.

Quando entrerà in vigore It Wallet

Ma quando inizieremo ad avere a che fare con It Wallet? Una versione "prova" dovrebbe essere rilasciata a dicembre 2023, precedendo di pochi mesi l'avvio ufficiale.

Un primo passo verso il portafoglio digitale europeo, previsto entro il 2026, che si pone l'obiettivo di creare un sistema digitale unico per tutti i cittadini della Ue.