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Lo scherzo telefonico di Fedez a Salvini e la reazione del leghista: "Queste cose le facevo a 12 anni"

Il rapper, durante una diretta con amici, decide di chiamare il vicepremier: colto di sorpresa dalla sua risposta riaggancia e scoppia a ridere

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Fedez non si sta risparmiando in questo periodo. Dopo la rottura con Chiara Ferragni, il rapper pare nel pieno di una seconda adolescenza. E, come da copione, nel periodo adolescenziale non mancano nemmeno gli scherzi telefonici. La vittima predestinata è stato il vicepremier Matteo Salvini che ha colto in contropiede il 34enne rispondendo alla sua chiamata: la reazione del rapper è stata quella di farsi grasse risate con i suoi amici, il tutto a favor di telecamera.

Il giorno successivo, il leader del Carroccio, ha raccontato l'accaduto, spiegando che la costumanza degli scherzi telefonici, solitamente, termina di sembrare un hobby divertente intorno ai 12 anni. Più che arrabbiato, il leghista pareva stupito.

Lo scherzo telefonico di Fedez a Salvini

Fedez ha chiamato il vicepremier, ministro e segretario della Lega Matteo Salvini, durante una live social. Quando il politico risponde, il 34enne riattacca, per poi ridere con gli amici presenti nella diretta, tra cui il creator Il Rosso.

"Ora dico che mi è partita la chiamata" prosegue il rapper, che non smette di ridere. Parte la seconda chiamata, Fedez risaluta Salvini scusandosi per l’inconveniente. Quattro convenevoli e poi un ciao tra i due.

Salvini: "Lo facevo a 12 anni"

Poche ore dopo Salvini, complice il tam tam mediatico, scopre che quella chiamata avrebbe dovuto essere uno scherzo in diretta.

Scherzo telefonico Fedez Salvini

Tramite i suoi social il leghista ha voluto raccontare il suo punto di vista su quella breve telefonata.

"Ho letto che Fedez m’ha fatto uno scherzo… poi sai che scherzone, ognuno si diverte come vuole. Ero a casa con la “Franci”, la mia compagna, undici, undici e mezza di sera, mi squilla il telefonino, leggo “Fedez”. Se uno ti chiama a quell’ora, rispondi, magari ha avuto un problema. Mi dice: ciao, scusami, è partita la telefonata, ciao ciao, come stai. Gli dico: bene, quando vuoi ci vediamo per un caffè, tu stai bene? Sì, e metto giù".

E ancora:

"Poi scopro che era uno “scherzo”, bah. Io gli scherzi ho finito di farli a 12 anni, c’era il telefono che dovevi girare col dito, facevi la pernacchia e buttavi giù. Un bacione a Fedez, sperando faccia altre belle canzoni".

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