Da Prima Lodi

Le drag queen si esibiscono davanti alla chiesa per la festa patronale (e ringraziano il parroco), ma la Diocesi si infuria

Il caso esplode a Livraga (con due settimane di ritardo) per l'intervento della Curia

Le drag queen si esibiscono davanti alla chiesa per la festa patronale (e ringraziano il parroco), ma la Diocesi si infuria
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Uno spettacolo di drag queen proprio dove non te lo aspetteresti. E a due settimane dall'evento scoppia la polemica. Lo scorso 10 agosto 2024 nella piazza antistante la chiesa di Livraga, in provincia di Lodi, si è svolto uno show intitolato “New identity, spettacolo di trasformismo”,  condotto da due drag queen in occasione dei festeggiamenti in onore del Santo patrono.

Lo show delle drag queen davanti alla Chiesa

La vicenda, raccontata da Prima Lodi, sembrava quasi essere passata in sordina, senza particolari lamentele o proteste, sino a quando è emersa la posizione della Diocesi di Lodi, visibilmente contrariata per l'accaduto.

Ma andiamo con ordine nel ricostruire la storia. Dopo l'evento, a cura di un comitato rionale e concesso dal parroco Piergiacomo Gazzola, le drag hanno pensato di ringraziare per il permesso e di elogiare il sacerdote per aver sempre lottato contro le discriminazioni.

Il ringraziamento dell'artista Tachi Pierina sui social:

La polemica della Diocesi

La serata, secondo i racconti di chi ha partecipato, è stata piacevole e non ha creato lamentele di alcun tipo. A far scoppiare la polemica, dieci giorni dopo, è stata la Diocesi di Lodi.

Il vescovo Maurizio Malvestiti ha saputo dell'evento e si è presentato in parrocchia a Livraga giovedì 22 agosto 2024, accompagnato dal vicario generale. Il suo obiettivo era quello di ricevere una spiegazione su quanto accaduto quella sera. Insieme al prete, è stato poi concordato uno scarno comunicato diffuso nelle scorse ore.

“Il parroco di Livraga, nell’incontro avuto con il Vescovo a seguito delle notizie pubblicate su alcuni giornali ha chiarito circa lo spettacolo di sabato 10 agosto la sua posizione, che ritiene sia stata del tutto strumentalizzata: egli desidera mantenersi pienamente in linea con l’insegnamento ecclesiale”.

La priorità della Diocesi, insomma, era che non venisse data visibilità o "legittimazione a cause estranee al contesto parrocchiale".

Il parroco don Piergiacomo Gazzola ha comunque deciso di scusarsi con chi si potrebbe essere offeso e ha voluto chiudere la polemica nel rispetto di ogni persona.

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