IL CALCIO AZZURRO RIALZA LA TESTA

L'Italia dei "non titolari" batte l'Inghilterra, ma il Mondiale lo vedremo in Tv

Senza molti big, con tantissimi giovani e qualche giocatore ormai "datato" l'Italia si rilancia, ma resta il grande rimpianto dell'appuntamento in Qatar.

L'Italia dei "non titolari" batte l'Inghilterra, ma il Mondiale lo vedremo in Tv
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L'Italia dei "non titolari" batte l'Inghilterra, ma il Mondiale lo vedremo in Tv.

E così da poco prima delle 23 di ieri, venerdì 23 settembre 2022, tutta i quasi 60 milioni di commissari tecnici del nostro Paese si stanno interrogando su quello che si presenta come un paradosso.

Il ct Mancini infatti ora sorride (amaro) perché (forse) ha ritrovato la Nazionale, per gli appuntamenti che contano (il Mondiale) è ormai troppo tardi.

La nazionale di riserve batte i leoni inglesi, rimorso o rimpianto?

La nazionale azzurra composta per lo più da "non titolari" nelle proprie squadre di club ha battuto l'Inghilterra, relegata all'ultimo posto del girone Uefa Nations League (e da ieri di fatto declassata in "Serie B), che però al Mondiale in Qatar ci sarà, mentre noi lo guarderemo davanti alla Tv.

"Ingiustizia sportiva", chiacchiere da bar (forse magari l'Inghilterra è già proiettata con la testa proprio alla competizione iridata) o forse più semplicemente bisognava darsi una svegliata prima e non piangere ora sul latte versato?

Eliminati o vittoriosi, qual è l'Italia?

Forse la spiegazione è un po' sommando banalmente tutte queste cose.

Resta il fatto che, dopo essere stati clamorosamente eliminati dalle qualificazioni Mondiali freschi di vittoria all'Europeo (proprio in Inghilterra), la nazionale azzurra ha ora quasi inaspettatamente tirato fuori l'orgoglio (lunedì si giocherà il primo posto nel girone di Nations League in Ungheria) schierando riserve, giovani e giocatori non comunque di primissimo piano.

Basta dare una lettura ai nomi di chi era in campo o convocato per la sfida di ieri a San Siro contro l'Inghilterra.

Riserve, esperimenti, giocatori "datati": l'Italia va (ma non al Mondiale)

L'Italia si è presentata alla sfida del Meazza zeppa di infortunati.

Eccezion fatta per Donnarumma (titolare nel Paris Saint Germain), Di Lorenzo (capitano del Napoli), Jorginho (tra i leader del Chelsea) e Barella (tra i più quotati nell'Inter), di big e di stelle tra campo e panchina c'era veramente poco.

Bonucci (comunque autore di una buona prestazione) è spesso in panchina con la Juve, Cristante non  un titolarissimo nella Roma, Raspadori (man of the match), non è titolare a Napoli e comunque arriva da una realtà come il Sassuolo. Scamacca proprio dal Sassuolo è andato quest'estate in Inghilterra, al non proprio quotatissimo West Ham.

Non va molto meglio scorrendo gli altri nomi: Acerbi è stato acquistato al fotofinish dall'Inter e sulla carta d'identità conta ormai parecchie primavere, Di Marco non è titolare dell'Inter, Toloi conta 31 primavere, è un naturalizzato e gioca nell'Atalanta.

Una panchina ultrasperimentale

Per non parlare della panchina. Gnonto ha da poco fatto l'esame di maturità a scuola e dallo Zurigo è passato al Leeds, Grifo gioca in Germania nel Friburgo e non era convocato in nazionale da più di un anno.

Senza contare Gabbiadini che mancava da anni in azzurro e, reduce da un infortunio, non è titolare nella Sampdoria, penultima in classifica. Il terzo portiere Vicario gioca nell'Empoli, Frattesi nel Sassuolo, Pobega solo in queste ultime settimane sta "guadagnando" un po' di minuti in campo con il Milan.

Bisognava svegliarsi prima?

Fatto sta che appunto da poco prima delle 23 di ieri, l'Italia calcistica azzurra sembra essersi di colpo risvegliata.

Certo, una rondine non fa primavera. E' presto per dire se da questi esperimenti Mancini aprirà un nuovo corso e rinsalderà la sua panchina verso nuove avventure e successi azzurri.

Certo, la considerazione, forse alla luce proprio dei giocatori non di primissimo piano in campo, è che bisognava "svegliarsi prima".

Sul divano, con la copertina

L'appuntamento al Mondiale, specie con la possibilità del ripescaggio contro la Macedonia, non andava fallito.

L'appuntamento storico del Mondiale in Qatar lo guarderemo invece in Tv. Là farà caldo, noi saremo invece sul divano con una copertina.

Poco male per noi, ma il calcio in Italia si fermerà per settimane e settimane. E noi staremo a guardare.

(foto dalla pagina Facebook della Nazionale italiana di calcio)

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