Listeria nel salmone per il sushi: il prodotto ritirato (da non mangiare)
Allerta per il saku di salmone marinato, solitamente usato per preparare piatti crudi

Il sushi è diventato oramai un alimento di largo consumo anche in Italia, e molti lo preparano direttamente a casa, con prodotti appositamente preparati e trattati. Proprio uno dei questi, un saku di salmone marinato è al centro dell'ultima allerta alimentare del Ministero della Salute.
Listeria nel salmone per il sushi: il prodotto ritirato
Nel dettaglio, l'allerta è per la possibile presenza di listeria nel salmone a marchio Le Sopraffine, prodotto dall'azienda Bernardini Gastone Srl nello stabilimento di Crespina, in provincia di Pisa.
Nel dettaglio il prodotto è venduto in confezioni da 140 grammi e il lotto interessato è il numero 120525 con data di scadenza 2 giugno 2025.

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Come sempre in questi casi, se avete acquistato il prodotto è buona norma controllare le specifiche. Se corrispondono (tutti gli altri lotti si possono mangiare senza problemi) evitate di consumarlo e riconsegnatelo al punto vendita per chiedere il rimborso o la sostituzione.
Listeria, di cosa parliamo
La Listeria monocytogenes è un batterio che resiste molto bene alle basse temperature e all’essiccamento, in alimenti conservati a temperatura di refrigerazione (4°C). È invece molto sensibile alle usuali temperature di cottura domestica degli alimenti.
La gravità della sintomatologia in caso di assunzione varia sensibilmente in funzione della dose infettante e dello stato di salute dell’individuo colpito. Si va da forme simil-influenzali o gastroenteriche, accompagnate a volte da febbre elevata fino, nei soggetti a rischio, a forme setticemiche, meningiti o aborto.
Listeria: cosa fare per prevenire
Per prevenire è necessario prestare massima attenzione alle corrette modalità di conservazione, preparazione e consumo degli alimenti indicate in modo preciso nell'etichetta presente sulla confezione, che normalmente comportano la cottura prima del consumo.
L’adozione di semplici regole di igiene nella manipolazione degli alimenti, anche a livello domestico, riduce infatti il rischio di contrarre la malattia.
In particolare serve:
- lavarsi spesso le mani, pulire frequentemente tutte le superfici e i materiali che vengono a contatto con gli alimenti (utensili, piccoli elettrodomestici, frigorifero, strofinacci e spugnette);
- conservare in frigorifero gli alimenti crudi, cotti e pronti al consumo in modo separato e all’interno di contenitori chiusi;
- cuocere bene gli alimenti seguendo le indicazioni del produttore riportate in etichetta;
- non preparare con troppo anticipo gli alimenti da consumarsi previa cottura (in caso contrario conservarli in frigo e riscaldarli prima del consumo);
- non lasciare i cibi deperibili a temperatura ambiente e rispettare la temperatura di conservazione riportata in etichetta.