Listeria nel salame e nel formaggio e muffa nelle crostatine: i prodotti e i lotti ritirati
Fate attenzione se li avete acquistati. Nel caso i lotti corrispondano, meglio non consumarli e riportarli al punto vendita

Una settimana decisamente intensa sul fronte delle allerte alimentari. Nell'ambito dei controlli dei produttori, infatti, sono emersi diversi prodotti potenzialmente a rischio: dal salame ai formaggi, passando per le crostatine.
Allerta listeria nel salame e nei formaggi
Due richiami per la possibile presenza di listeria nei giorni scorsi. Uno riguarda il lotto 25104 del “Salame Toscano Sottovuoto” a marchio Bontà Toscane venduto dai supermercati Carrefour.
Il provvedimento di richiamo è stato adottato per la possibile presenza di Listeria monocytogenes. Il prodotto in questione è venduto in confezioni dal peso variabile con scadenza a partire dal 12/11/2025 al 10/12/2025.
Il salame incriminato è stato prodotto dall’azienda Bonta Toscane srl (IT E1 N69 CE) con stabilimento di produzione a Sansepolcro, in provincia di Arezzo, alla via Malpasso n 62.

Un altro - sempre per la presenza di Listeria - riguarda invece il formaggio Pecorino Via Cava a marchio Caseificio di Sorano.
In particolare l'allerta si riferisce al lotto 80/ con scadenza gennaio 2026. Il formaggio è venduto in forma intera da circa 1,4 kg (vendita al banco gastronomia o preincartata) ed è stato prodotto dalla Soc. Coop. Consorzio Caseificio di Sorano Soc. Agricola a Sorano (GR).
Muffe nelle crostatine
Un altro richiamo è stato diffuso dai supermercati Conad e riguarda la Crostatina con albicocca senza glutine 200g Conad Alimentum (Codice EAN: 8003170057913).
La ragione del provvedimento è la possibile presenza di muffe nel prodotto.

Interessate sono le confezioni Crostatina con albicocca senza glutine 200g Conad Alimentum con il numero di lotto L.12825A e i termini minimi di conservazione dell’08/02/2026.
Il dolce richiamato è stato prodotto per Conad Srl dall’azienda Il Mangiar Sano S.p.a. SB nello stabilimento di via Staizza, 50 a Castelfranco Veneto in provincia di Treviso, indicato sul retro della confezione.
Cosa fare se li avete acquistati
Come sempre in questi casi l'indicazione è di non consumare i prodotti con i numeri di lotto e i termini minimi di conservazione contenuti nell'avviso (tutti gli altri si possono mangiare senza problemi) e di restituirli al punto vendita d’acquisto per il rimborso o la sostituzione.
Listeria, di cosa parliamo
La Listeria monocytogenes è un batterio che resiste molto bene alle basse temperature e all’essiccamento, in alimenti conservati a temperatura di refrigerazione (4°C). È invece molto sensibile alle usuali temperature di cottura domestica degli alimenti.
La gravità della sintomatologia in caso di assunzione varia sensibilmente in funzione della dose infettante e dello stato di salute dell’individuo colpito. Si va da forme simil-influenzali o gastroenteriche, accompagnate a volte da febbre elevata fino, nei soggetti a rischio, a forme setticemiche, meningiti o aborto.
Listeria: cosa fare per prevenire
Per prevenire è necessario prestare massima attenzione alle corrette modalità di conservazione, preparazione e consumo degli alimenti indicate in modo preciso nell'etichetta presente sulla confezione, che normalmente comportano la cottura prima del consumo.
L’adozione di semplici regole di igiene nella manipolazione degli alimenti, anche a livello domestico, riduce infatti il rischio di contrarre la malattia.
In particolare serve:
- lavarsi spesso le mani, pulire frequentemente tutte le superfici e i materiali che vengono a contatto con gli alimenti (utensili, piccoli elettrodomestici, frigorifero, strofinacci e spugnette);
- conservare in frigorifero gli alimenti crudi, cotti e pronti al consumo in modo separato e all’interno di contenitori chiusi;
- cuocere bene gli alimenti seguendo le indicazioni del produttore riportate in etichetta;
- non preparare con troppo anticipo gli alimenti da consumarsi previa cottura (in caso contrario conservarli in frigo e riscaldarli prima del consumo);
- non lasciare i cibi deperibili a temperatura ambiente e rispettare la temperatura di conservazione riportata in etichetta.
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