Allerta alimentare

Listeria nel formaggio: prodotto e lotti ritirati (da non mangiare)

Se lo avete acquistato, meglio non consumarlo

Listeria nel formaggio: prodotto e lotti ritirati (da non mangiare)
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Una nuova allerta per la possibile presenza di Listeria, stavolta nel formaggio. Il Ministero della Salute ha pubblicato un avviso di richiamo che riguarda in particolare un lotto di formaggio saporito d'alpeggio.

Formaggio a rischio listeria

Nello specifico parliamo del formaggio saporito d'alpeggio a marchio Tessaro Spa. Il lotto a rischio è il numero L.25085 prodotto dal Caseificio sociale Catinaccio a Sen Jan in provincia di Trento e venduto in forme intere.

Il formaggio richiamato

Clicca qui per il richiamo integrale.

Cosa fare se l'avete acquistato

Come sempre in questi casi l'indicazione è di non consumare i prodotti con i numeri di lotto e i termini minimi di conservazione contenuti nell'avviso (tutti gli altri si possono mangiare senza problemi) e di  restituirli al punto vendita d’acquisto per il rimborso o la sostituzione.

Listeria, di cosa parliamo

La Listeria monocytogenes è un batterio che  resiste molto bene alle basse temperature e all’essiccamento, in alimenti conservati a temperatura di refrigerazione (4°C). È invece molto sensibile alle usuali temperature di cottura domestica degli alimenti.

La gravità della sintomatologia in caso di assunzione varia sensibilmente in funzione della dose infettante e dello stato di salute dell’individuo colpito. Si va da forme simil-influenzali o gastroenteriche, accompagnate a volte da febbre elevata fino, nei soggetti a rischio, a forme setticemiche, meningiti o aborto.

Listeria: cosa fare per prevenire

Per prevenire è necessario prestare massima attenzione alle corrette modalità di conservazione, preparazione e consumo degli alimenti indicate in modo preciso nell'etichetta presente sulla confezione, che normalmente comportano la cottura prima del consumo.

L’adozione di semplici regole di igiene nella manipolazione degli alimenti, anche a livello domestico, riduce infatti il rischio di contrarre la malattia.

In particolare serve:

  • lavarsi spesso le mani, pulire frequentemente tutte le superfici e i materiali che vengono a contatto con gli alimenti (utensili, piccoli elettrodomestici, frigorifero, strofinacci e spugnette);
  • conservare in frigorifero gli alimenti crudi, cotti e pronti al consumo in modo separato e all’interno di contenitori chiusi;
  • cuocere bene gli alimenti seguendo le indicazioni del produttore riportate in etichetta;
  • non preparare con troppo anticipo gli alimenti da consumarsi previa cottura (in caso contrario conservarli in frigo e riscaldarli prima del consumo);
  • non lasciare i cibi deperibili a temperatura ambiente e rispettare la temperatura di conservazione riportata in etichetta.

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