L'intelligenza artificiale ha creato dal nulla una canzone di Drake e TheWeeknd
Si intitola "Heart on my sleeve" e riproduce fedelmente le voci dei due famosissimi cantanti canadesi. Dura la replica della casa discografica Universal
Di intelligenza artificiale, ormai, se ne sente parlare ovunque. Software che riescono a realizzare, a fronte di specifici input, contenuti testuali o fotografici che, per la loro verosimiglianza e originalità, difficilmente si arriva a credere che siano stati messi a punto da un algoritmo. Nonostante l'incredulità, tuttavia, giorno dopo giorno diventano si stanno moltiplicando a dismisura esempi e prove di ciò che sono in grado di fare intelligenze artificiali come MidJourney o ChatGPT.
Contenuti che gradualmente vanno a sfociare in svariati campo di applicazione e che ora sarebbero persino arrivati in quello della musica. Online, infatti, è stata recentemente fatta circolare la canzone "Heart on my sleeve", brano del rapper Drake in collaborazione con la popstar TheWeeknd. Chiunque a un primissimo ascolto penserebbe a una traccia fatta dai due artisti canadesi, in realtà si subito dovrebbe ricredere perché le voci dei cantanti sono state realizzate e riprodotte davvero da un'intelligenza artificiale...
La canzone di Drake e TheWeeknd fatta con l'intelligenza artificiale
Prima di entrare più nei dettagli della polemica emersa dopo la pubblicazione del brano, vi lasciamo qui di seguito un breve stralcio di "Heart on my sleeve", brano realizzato interamente da un'intelligenza artificiale che riproduce per filo e per segno le voci di Drake e TheWeeknd, cantanti canadesi di fama internazionale.
La canzone, come detto, non rappresenta un prodotto originale frutto di una collaborazione dei due artisti d'Oltreoceano. "Heart on my sleeve" (tradotto come "Cuore in mano"), infatti, è stata pubblicata sull'account TikTok dell'utente Ghostwriter, il quale, sul suo profilo social ha condiviso la canzone sostenendo di averla creata con un software capace di imparare a riprodurre le voci dei cantanti.
Se pensare che un algoritmo sia riuscito a replicato le voci di persone reali (circostanza che però era già nota da tempo) non desta particolare clamore, ciò che di questa vicenda lascia piuttosto esterrefatti è il fatto che l'intelligenza artificiale sia riuscita a produrre un testo di senso compiuto seguendo una melodia elettronica di genere pop/rap.
"Heart on my sleeve", infatti, simula una conversazione fittizia tra Drake e TheWeeknd, che nel testo parlano dell’attrice e popstar Selena Gomez, ex fidanzata della popstar di Toronto, citando persino Justin Bieber. In pochissimo tempo, come riportato dal The Guardian, la canzone, caratterizzata da un'estrema verosimiglianza, ha riscontrato un successo clamoroso, totalizzando 600mila streaming su Spotify, 15 milioni di visualizzazioni su TikTok e 275mila su YouTube.
Il successo del brano, tuttavia, non è passato per nulla inosservato anche agli occhi di tutti coloro che detengono i diritti sulle produzioni di Drake e TheWeeknd. La casa discografica Universal, infatti, si è subito mossa per rimuovere "Heart on my sleeve" da tutte le piattaforme di streaming musicale (Spotify e Apple Music su tutte). In un comunicato inviato alla rivista Billboard, Universal ha contestato la sua diffusione, sostenendo che le piattaforme musicali abbiano "la responsabilità legale ed etica fondamentale di impedire che i loro servizi vengano usati per danneggiare gli artisti".
La casa discografica, inoltre, nella sua nota ha posto la questione su un piano più ampio che riguarda l'intera industria musicale e discografica e cioè se stare "dalla parte degli artisti, del pubblico e della creatività umana", o "da quella dei deepfake (tecnica utilizzata per la sintesi di immagini umane basata sull'intelligenza artificiale che sovrappone immagini e video esistenti con video o immagini originali), delle truffe e quindi negare agli artisti il loro dovuto compenso".
Drake e TheWeeknd, al momento, non si sono ancora espressi sul loro featuring fittizio creato con l'AI, anche se qualche giorno fa attraverso le sue Instagram Stories proprio Drake si era detto in qualche modo preoccupato e spaventato dell’impatto di questa tecnologia sulla musica.