L'immagine che ha vinto il più prestigioso concorso fotografico al mondo è stata creata dall'intelligenza artificiale
Un fotografo del Sony World Photography Award vince (e rifiuta il premio). Il gesto ha spiazzato tutti ma ha anche aperto la discussione su un tema che rappresenta fortemente la modernità...
C'era una volta la fotografia, si potrebbe dire, per introdurre una sorta di "favola" dal vago sapore antico. Quasi archeologico. C'era una volta e, chissà, cosa ne sarà di lei nel futuro. Ci si interroga oggi, più che mai, sul destino di questa nobile forma di linguaggio che ha decisamente cambiato il mondo.
Lo ha cambiato perché ci ha reso partecipi di cambiamenti, di svolte decisive della storia, di avvenimenti importanti, tanto quelli tragici quanto quelli felici. Ci ha aiutato a capire il mondo, meglio di quanto sia stata in grado di fare la mano degli artisti con il pennello, nei secoli precedenti. E ora? Che succede?
Svolta epocale al Sony World Photography Award
Beh, accade che la fotografia, seppure sia più viva che mai, grazie alle fotocamere integrate negli smartphone, con una diffusione che mai era stata "toccata" in passato. Beh, si diceva, proprio cavalcando questa lunga onda di positivismo fotografico, si intravede una sorta di "fine".
Una fine non per mano dell'uomo ma della tecnologia. Siamo un po' estremi, suvvia, solo per centrare l'argomento e coglierne le conseguenze. Per tecnologia intendiamo l'intelligenza artificiale, lo strumento che di questi tempi rappresenta davvero lo spartiacque tra il presente e il futuro.
Un fotografo vince con un'immagine generata dall'intelligenza artificiale
L'intelligenza artificiale, al momento, è in grado di generare immagini tanto dettagliate quanto quelle realizzate con le più sofisticate fotocamere attualmente in commercio. Il "motore" dell'AI è potente, anzi, potentissimo, tanto da essere in grado di ingannare pure gli occhi più esperti e allenati.
Quello che si è verificato in occasione dei recenti Sony World Photography Awards, è un esempio emblematico. Il fotografo Boris Eldagsen ha vinto il premio "Creative" proprio nell'ambito di questo prestigioso concorso. Ma con una fotografia prodotta dall'Intelligenza artificiale. Nessuna fotocamera, dunque, nessun obiettivo costoso, niente di tutto questo. Solo un codice e un "software", Stable Diffusion.
L'artista rifiuta il premio del prestigioso concorso
L'immagine, potente ed evocativa, con una gradazione di bianco e nero dal sapore retrò, mostra due donne, una in primo piano con lo sguardo orientato fuori dall'inquadratura, l'altra dietro di lei, come se si nascondesse. Due donne che sembrano state ritratte negli anni Venti del secolo scorso. Ma la vera novità, ciò che ha realmente sviluppato poi un dibattito sul tema è stata la reazione del vincitore. Il fotografo, infatti, ha deciso di rifiutare il premio.
E l'ha fatto proprio perché l'immagine non è frutto della sua capacità di fotografo. Una provocazione, insomma, ma anche lo stimolo per una riflessione importante. Quale sarebbe, al momento, il ruolo di queste immagini? Possono davvero sostituire le fotografie? Queste sono domande alle quali è difficile rispondere. E non provate a interrogare sul tema ChatGpt o qualche altro programma di intelligenza artificiale. Non vale!