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L'idrogeno è il futuro: per la prima volta a Treviso Snam lo sperimenta mescolato al metano

Il test ha confermato la compatibilità delle turbine: si potrebbe evitare l'emissione di quasi 20mila tonnellate di CO2 all'anno

L'idrogeno è il futuro: per la prima volta a Treviso Snam lo sperimenta mescolato al metano
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Serve energia, ma che sia pulita. Motivo per il quale in dibattito sulle centrali nucleari - in Italia - è molto caldo: ad oggi, nel nostro Paese, è preclusa la possibilità di realizzarne. E come si fa? Una risposta - che potrebbe essere rivoluzionaria se dovesse confermare un buon proseguimento dopo il primo incoraggiante test - potrebbe venire dal Veneto dove per la prima volta al mondo l'idrogeno è stato utilizzato come combustibile in una centrale di compressione gas.

Idrogeno come combustibile per una centrale a gas

Ad oggi l'Italia fa molto affidamento sugli impianti di compressione, fondamentali per garantire la distribuzione e la sicurezza energetica a livello nazionale. Queste infrastrutture si occupano di comprimere il gas naturale, per la gran parte (ahinoi) importato dall'estero e dargli la necessaria "spinta" per percorrere la rete nazionale dei metanodotti da nord a sud del Paese e assicurare il regolare flusso di gas. La loro localizzazione è ragionata per garantire la costante pressione del gas lungo tutto il suo percorso, per questo motivo le strutture sono distribuite strategicamente lungo la Penisola.

Snam, azienda leader nel settore delle infrastrutture energetiche, assieme a Baker Hughes, società leader nel mondo della tecnologia al servizio dell’energia, ha concluso con successo una serie di test che prevedevano l'utilizzo di idrogeno come combustibile per alimentare le turbine a gas dell'impianto di compressione del gas naturale di Istrana (Treviso). Una sperimentazione che, come recita una nota della società, "la prima del suo genere nel mondo".

Come racconta Prima Treviso, plauso del presidente del Veneto, Luca Zaia:

“Il Veneto corre quanto a primati nei campi della tecnologia e della sostenibilità, e lo ha confermato oggi (ieri, lunedì 5 dicembre, per chi legge, ndr.) con questa sperimentazione di Snam, mai tentata prima nel mondo. Per la prima volta è stato testato l’uso di una miscela di idrogeno come combustibile per alimentare le turbine a gas dell’impianto di compressione del gas naturale di Istrana

Il test, spiega ancora Snam, ha dimostrato la compatibilità delle varie componenti dell'impianto con l'impiego di una miscela di idrogeno al 10% con il gas naturale. Da qui la volontà dell'azienda di proseguire la collaborazione con i fornitori di turbine per estendere le analisi di compatibilità con l'idrogeno a tutta la propria flotta di turbocompressori.

"Gli approfondimenti in corso sono finalizzati a verificare 'in campo' sia la reazione delle varie componenti dal punto di vista metallurgico, sia il mantenimento dell'efficienza delle turbine in presenza di idrogeno, oltre al rispetto di stringenti criteri di sicurezza e impatto ambientale", specifica Snam.

“Voglio ringraziare Snam e Baker Hughes per l’eccellente risultato. Come Regione del Veneto siamo convinti che l’idrogeno sia il futuro ed è per questo che puntiamo a proporci come come laboratorio di produzione e di nuovi usi di questo straordinario elemento nell’ottica dell’attenzione all’ambiente. In questa direzione rientra anche il progetto, di cui siamo co fondatori, della candidatura di Venezia a capitale mondiale della sostenibilità”.

Idrogeno: l'energia del futuro

Per quanto abbondantissimo nell’universo, sulla Terra l’idrogeno non è disponibile in natura da solo. È possibile trovarlo solo legato ad altri elementi, come ad esempio nell’acqua o negli idrocarburi. Per separarlo dagli altri elementi con cui si trova sulla Terra è necessario “estrarlo” fornendo dell’energia che favorisca il processo di separazione e sostenendo un costo economico e spesso anche ambientale.

Soltanto il cosiddetto “idrogeno verde”, ottenuto separandolo dall’acqua con un processo di elettrolisi alimentato da energia rinnovabile, è davvero a impatto zero, senza emissioni inquinanti e senza consumo di preziose risorse naturali. La comunità scientifica e tecnologica è impegnata da tempo per rendere l’idrogeno verde più facile da produrre e più economico. Molti esperti ritengono prossima una nuova era energetica dell’idrogeno, che seguirà a quella del petrolio, destinata a chiudersi.

L’idrogeno gassoso può anche essere usato come combustibile — per alimentare automobili, riscaldare case e favorire l’industria pesante — che lascia solo acqua e calore come sottoprodotti. In questo momento, la produzione di questo gas è realizzata con combustibili fossili, utilizzando energia sostenibile, come solare ed eolica, il gas idrogeno ha il potenziale per essere uno dei combustibili verdi più ecologici. Affinché l’idrogeno possa essere all’altezza del suo potenziale, tuttavia, saranno necessari massicci investimenti sia dell’industria privata che dei governi. La combinazione di elettricità rinnovabile e idrogeno prodotto in modo sostenibile, noto anche come idrogeno “verde”, potrebbe aiutarci a raggiungere un’economia globale a zero emissioni nette di carbonio entro il 2050, ma bisogna lavorare per creare tali condizioni.

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