La Legge di Bilancio entra nella fase decisiva. Il governo Meloni accelera per chiudere la manovra da 16 miliardi di euro. Si apre domani il confronto con sindacati e parti sociali.
Legge di Bilancio entro il 15 ottobre
Il governo accelera sulla Legge di Bilancio per il 2026.
Dopo un nuovo vertice di maggioranza a Palazzo Chigi, avvenuto nella giornata di mercoledì 8 ottobre, l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni punta a chiudere la manovra – insieme al Documento programmatico di bilancio (Dpb) – entro il 15 ottobre.

Sarebbe questa la data limite per l’approdo in Consiglio dei ministri.
Domani il tavolo con i sindacati
Nel frattempo si apre la fase del confronto con le parti sociali. Venerdì 10 ottobre alle 16.30 i segretari di Cgil, Cisl e Uil saranno ricevuti a Palazzo Chigi.
Il tavolo con i sindacati è dedicato a discutere le linee guida della manovra. Lunedì 13, invece, sarà la volta dell’incontro con le imprese.
Le priorità del governo
Secondo il Documento di programmazione finanziaria e di bilancio (Dpfp) approvato la scorsa settimana, la manovra partirà da una base di 16 miliardi di euro e si caratterizzerà per un approccio “rigoroso ma orientato alla crescita”.
Le priorità individuate dal governo restano tre:
- Taglio dell’Irpef dal 35% al 33% per i redditi fino a 50mila euro con un beneficio medio stimato in circa 440 euro a contribuente
- Sostegno alla natalità e alle famiglie con detrazioni basate sul quoziente familiare e la conferma del congedo parentale facoltativo all’80% per tre mesi
- Misure per le imprese, in particolare interventi fiscali e incentivi agli investimenti
Nodo aperto sul taglio Irpef
Sul fronte fiscale resta aperto il nodo del taglio dell’Irpef: il dibattito interno alla maggioranza riguarda l’estensione della riduzione fino ai 60mila euro di reddito, come chiesto da Forza Italia, oppure la conferma della soglia dei 50mila euro, linea sostenuta da Meloni e il ministro dell’Economia Giorgetti.

Sul tavolo anche la nuova rottamazione delle cartelle, voluta dalla Lega, che potrebbe coprire un periodo di 8 o 9 anni con un versamento minimo di 50 euro per le piccole somme.
Le dimensioni effettive della misura dipenderanno, spiegano fonti di governo, dal contributo che arriverà dalle banche, come già accaduto lo scorso anno.
Le altre novità attese
Meloni ha precisato che non c’è alcun intento punitivo, ma la richiesta di un contributo equo per sostenere le famiglie e la crescita. Tra le misure in discussione anche un pacchetto famiglia e natalità del valore compreso tra 500 milioni e un miliardo di euro.
Tra le novità attese anche la reintroduzione dell’imposta di registro a forfait fisso per gli under 36 che acquistano la prima casa, il rifinanziamento del fondo di garanzia per i mutui e la conferma del congedo parentale facoltativo all’80% per tre mesi dopo quello obbligatorio.
Sul fronte edilizio, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha anticipato l’intenzione di prorogare la detrazione al 50%, in modo selettivo, soprattutto per la prima casa.
Sistema sanitario, Salvini promette più miliardi
Per la sanità, il vicepremier Matteo Salvini ha promesso “diversi miliardi in più” per rafforzare il sistema sanitario nazionale, anche se le risorse restano limitate.
Sul capitolo pensioni, invece, l’obiettivo del governo è sterilizzare l’aumento di tre mesi dell’età pensionabile previsto per il 2027.
Giorgetti ha parlato di una sterilizzazione selettiva per tutelare i lavoratori usuranti e precoci che devono avere un trattamento diverso.
Il richiamo della Banca d’Italia
Dalla Banca d’Italia arriva un richiamo alla prudenza: evitare misure spot e concentrarsi su interventi strutturali. Anche la Corte dei Conti avverte che gli spazi di bilancio sono molto stretti, lasciando margini ridotti per manovre espansive.
Per questo, secondo fonti del Tesoro, ogni misura dovrà essere attentamente selezionata, dando priorità alla crescita e alla sostenibilità dei conti pubblici.