Le città italiane contro il turismo mordi e fuggi: aumentano le tasse di soggiorno. Como a pagamento come Venezia?
Padova, Brescia, Roma e Napoli, ma anche Firenze, con una soluzione intermedia, hanno già "aggiornato" i listini
L'Italia, si sa, può contare sul turismo. Ma sono sempre di più le città che, alla vigilia della stagione estiva, hanno deciso di aumentare la tassa di soggiorno: Padova, Brescia, Roma e Napoli, ma anche Firenze, con una soluzione intermedia.
C'è chi ha alzato ulteriormente l'asticella: è il caso di Venezia dove, dal 25 aprile 2024, debutterà un vero e proprio biglietto giornaliero - per combattere il turismo mordi e fuggi - da pagare per entrare nella Serenissima.
Ma anche la gettonatissima Como, dopo l'assalto alla città lacustre di turisti durante le vacanze di Pasqua, pensa a correre ai ripari.
Le città si preparano all'estate...alzando la tassa di soggiorno
Contromisure per gestire il turismo d’assalto, soprattutto mordi e fuggi. In tutta Italia le amministrazioni comunali delle mete più gettonate stanno per varare nuovi rincari. Secondo l’Osservatorio nazionale di Jfc sulla tassa di soggiorno, l’imposta nel 2023 ha portato nelle casse dei Comuni italiani 702 milioni di euro, il 13,4% in più rispetto all’anno precedente. Sono, infatti, più di mille i sindaci che tassano i pernottamenti dei turisti.
Qualche esempio di cosa ci aspetta? A Capri chi scende dal traghetto, dall'1 aprile al 31 ottobre 2024, paga per la prima volta 5 euro di tassa di sbarco (prima era fissata 2,50 euro). A Padova a luglio scatteranno incrementi di 0,5 euro per gli alberghi dalle tre stelle in su. Rincari estivi anche a Brescia, che nel 2023 ha totalizzato due milioni di turisti in più rispetto all’anno prima.
A Roma, dove l’anno prossimo si terrà il Giubileo: dopo l’estate la tassa di soggiorno è stata portata a dieci euro negli alberghi extralusso. Anche a Napoli le tariffe sono state riviste al rialzo nei mesi scorsi, come era già successo anche a Milano.
Soluzione intermedia scelta da Firenze: da maggio si inizierà a sperimentare lo scudo verde, una sorta di maxi-Ztl che copre una superficie di circa 38 chilometri quadrati, circa il 66% del centro abitato. L’obiettivo è di ridurre le emissioni, ma grazie alle telecamere poste all’ingresso della super Ztl questa soluzione, secondo diverse indiscrezioni, potrebbe essere utilizzata in futuro anche per tracciare i turisti giornalieri che arrivano in città.
La decisione di Venezia: pagare il ticket per entrare in città
Ma c'è chi si è spinto ancora più in là. Dal 25 aprile 2024 chi vuole visitare Venezia paga il biglietto. Esattamente come un museo a cielo aperto.
Dal 25 aprile 2024 visitare Venezia costerà 5 euroL'iniziativa del comune lagunare era nell’aria da tempo e, con non poche polemiche, è entrata in vigore in una forma limitata a 29 giornate l’anno, quelle di maggior affluenza che coincidono con festività e ponti. L’obiettivo è quello di usare un deterrente economico per scoraggiare i turisti giornalieri ad affollare la città con gite che si concludono in giornata. Allo stesso tempo però, non sono state istituite soglie massime o limiti alle presenze. Insomma: tutti dentro, basta che pagate.
E anche Como ci fa un pensierino...
Un pensierino in merito lo starebbe facendo anche un'altra meta gettonatissima: Como. Dopo l'assalto turistico durante le vacanze pasquali, il dibattito sul trovare una soluzione in merito è aperto. Non si sa se si andrà fino in fondo, con una soluzione "pesante", come quella presa da Luigi Brugnaro, o se si percorrerà una soluzione intermedia, come quella fiorentina. Ma il tema risulta essere sul tavolo.