Le annullano la visita prenotata sei mesi prima con il Sistema sanitario, "ma se paga 602 euro può farla subito"
Una vicenda sconcertante a Vimercate, che fa arrabbiare e riflettere
Da sei mesi attendeva quell'esame specialistico, che peraltro le era stato prescritto come urgente dal suo medico di base. Ma pochi giorni prima della fatidica data ha ricevuto una chiamata dall'ospedale che le comunicava che l'appuntamento era saltato, proponendole una nuova data a giugno 2025 (fra altri sei mesi). Una vicenda incredibile, che si arricchisce poi di un'ulteriore beffa per una 64enne di Vimercate (Monza e Brianza), che si è sentita dire che avrebbe potuto fare immediatamente lo stesso esame, pagando però 602 euro...
Aspetta un esame per sei mesi, poi viene annullato
A raccontare l'assurda vicenda (che fa riflettere e arrabbiare) è Prima Monza. La donna, qualche giorno prima di recarsi all’ospedale di Vimercate per sottoporsi a una colonscopia, prenotata con il Sistema sanitario nazionale, ha ricevuto una telefonata con la quale le comunicavano che quell’esame era stato cancellato, con la possibilità di fissare un nuovo appuntamento per giugno del 2025. Il motivo? Una generica "carenza di personale".
Tutto nella norma, verrebbe quasi da dire (allargando le braccia), per chi ha a che fare con il Sistema sanitario nazionale e con l’ormai cronico e irrisolto problema delle liste d’attesa infinite e della carenza di personale sanitario. Se non fosse che la beffa era in agguato.
A raccontare il risvolto sconcertante della vicenda al nostro portale locale è il marito della donna.
"Ricevuta, solo una settimana prima dell’appuntamento, la comunicazione della cancellazione dell’esame, che mia moglie attendeva da sei mesi - ha raccontato - ci siamo recati in ospedale per capire se fosse possibile fissare, vista l’urgenza riportata anche sull’impegnativa del medico, una nuova data più vicina rispetto al giugno 2025, come invece ci era stato detto al telefono. Ottenuta una risposta negativa, a quel punto abbiamo deciso di informarci allo sportello della Libera professione".
Nello stesso posto si può fare subito, ma pagando 602 euro
In sostanza stiamo parlando delle visite private in ospedale: stesso posto, stesso macchinario, stesso personale. Ed ecco che, magicamente, il posto è rispuntato, a pochissimi giorni dalla richiesta, pagando però la "modica" cifra di 602 euro (502 per l’esame e altri 100 per il prelievo bioptico). Evidentemente il problema della carenza di personale era stato magicamente risolto...
"Siamo rimasti senza parole - ha continuato l’uomo - In un primo tempo abbiamo rifiutato. Poi, vista l’urgenza, ci siamo nuovamente riattivati per prenotare in forma privata e abbiamo trovato un posto, non a Vimercate ma all’ospedale di Desio, che fa sempre capo all’Asst Brianza".
Con un ulteriore e incredibile colpo di scena. La visita non sarebbe costata 602 euro, come a Vimercate, ma esattamente la metà.
"Senza alcuna spiegazione anche rispetto alla notevole differenza di costo - ha proseguito il marito della donna - Abbiamo dovuto accettare perché non potevamo permetterci di attendere oltre. Abbiamo però anche deciso di inoltrare una formale protesta attraverso l’Ufficio relazioni con il pubblico, raccontando quanto accaduto".
"Fanno cassa sulla salute dei cittadini"
Tutto finito? Manco per sogno, perché qualcuno la protesta formale inoltrata tramite l’Urp deve averla letta. Ed ecco il nuovo colpo di scena.
"La direzione sanitaria ci ha ricontattato offrendoci l’opportunità di eseguire l’esame con il Sistema sanitario nazionale non più nel giugno del prossimo anno ma a fine dicembre di quest’anno - ha proseguito l’uomo nel racconto - Quindi il problema del personale sembrava essere nuovamente superato. Ormai però avevamo deciso diversamente. E’ evidente che c’è una precisa strategia per fare cassa sulla salute dei cittadini. E’ inaccettabile".
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