dolcificante diffusissimo

L'aspartame è cancerogeno, confermata la correlazione: qual è la soglia di sicurezza e dove si trova

Prima di scatenare il panico chiariamo che il livello di rischio per la salute resta basso, a meno di eccessi, e tutto dipende dalla quantità assunta giornalmente

L'aspartame è cancerogeno, confermata la correlazione: qual è la soglia di sicurezza e dove si trova
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Moderare il consumo di aspartame: questo il consiglio per tutelare la propria salute dopo che l'Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha inserito il dolcificante artificiale più diffuso al mondo nell’elenco delle sostanze possibilmente cancerogene. Prima di scatenare il panico, però, chiariamo che il livello di rischio per la salute resta basso, a meno di eccessi, e tutto dipende dalla quantità assunta giornalmente. Ma in quali prodotti si trova l'aspartame e qual è la "soglia critica"?

Dolcificante caffè

Aspartame e cancro: qual è la connessione?

L'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro ha analizzato migliaia di ricerche scientifiche e ha chiarito che un'assunzione quotidiana di aspartame inferiore ai 40 milligrammi per ogni chilo di massa corporea non comporta pericoli. Superata quella soglia, ci potrebbero essere rischi per la salute.

Con “possibilmente cancerogene” si indicano le sostanze elencate nel gruppo 2B della tabella di classificazione di rischio dell’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Airc), il braccio specializzato in questo settore dell’Oms. Nel gruppo 2B rientrano circa 300 sostanze che pongono un livello di pericolosità limitato e, spesso, strettamente legato alla quantità assunta. Si tratta del livello più basso di pericolosità ed è preceduto dal gruppo 2A e, infine, dal gruppo 1. Nel gruppo 2A rientrano le sostanze definite come “probabilmente cancerogene”, mentre nel gruppo 1 quelle indicate come “certamente cancerogene”, cioè dove si ha una certezza scientifica consolidata del collegamento tra un loro consumo e l’aumento delle possibilità dell’insorgenza di un tumore. Al Gruppo 1 appartengono tutte le bevande alcoliche, anche birra o vino, o il tabacco.

La decisione dopo molte ricerche

Il pronunciamento dell’Oms è arrivato dopo aver analizzato i risultati di migliaia di studi scientifici sull’aspartame realizzati nel corso di decenni. In particolar modo, uno studio del Comitato congiunto di esperti sugli additivi alimentari dell'Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao) e dell’Oms, indicato con la sigla Jecfa ha analizzato il potenziale cancerogeno collegato alle quantità assunte. I risultati hanno confermato quanto già rilevato in precedenza, indicando come un consumo occasionale e moderato di aspartame non costituisca particolari problemi per la salute. La dose massima giornaliera raccomandata è di 40 milligrammi di aspartame per ogni chilo di massa corporea. Questo significa che per superarla, una persona adulta di 70 chili dovrebbe bere circa 15 lattine di una bevanda gassata senza zucchero in una giornata. Il potenziale cancerogeno è quindi più elevato per gli accaniti consumatori di bevande gassate senza zucchero.

E' fondamentale invitare alle buone abitudini minori e adolescenti: a peso corporeo inferiore corrisponde infatti una quantità minore di bevanda gassata senza zucchero per eccedere la quantità giornaliera massima di aspartame, corrispondente a circa 4 o 5 lattine al giorno.

Cos'è l'aspartame

L'aspartame è un composto chimico sintetico che viene usato come dolcificante artificiale in molti alimenti e bevande. Ha un potere dolcificante circa 200 volte superiore a quello dello zucchero, ma apporta pochissime calorie e ha un gusto gradevole. Questo significa che ne sono sufficienti piccole quantità per ottenere lo stesso effetto dolce del saccarosio, con un apporto calorico nettamente inferiore. Infatti, l'aspartame vanta circa 4 kcal/g, ma poiché viene usato a un dosaggio molto basso (circa 40 mg/kg di peso corporeo al giorno), il suo contributo energetico è trascurabile. L'aspartame è stato approvato dalle autorità sanitarie di molti paesi, tra cui l'Unione Europea e gli Stati Uniti, che ne hanno stabilito una dose giornaliera accettabile (DGA).

Dove si trova principalmente?

È utilizzato in bevande, prodotti di pasticceria e confetteria, prodotti lattiero-caseari e prodotti a ridotto contenuto energetico, oltre che come dolcificante da tavola. In particolare lo si può trovare in bevande analcoliche (con acido carbonico o in polvere), prodotti di pasticceria e confetteria, prodotti ipocalorici e per il controllo del peso, gomme da masticare. Un grande classico sono le bibite gassate denominate "zero". Nell'UE la presenza di aspartame nei prodotti alimentari deve essere dichiarata sull'etichetta, come per tutti gli additivi alimentari, indicandone il nome o il relativo numero E (E 951).

Bibite Zero

Quali alternative?

In natura esistono molte alternative ai dolcificanti artificiali, anch'esse però da consumare con moderazione. Per esempio si possono usare zucchero di canna integrale, miele, malto d’orzo, sciroppo di mele e succo d’uva.

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