Caso campano

La variante sudafricana Omicron è in Italia: la conferma dai test genetici del Sacco

Moderna, Astrazeneca, Pfizer e Novavax già al lavoro per un siero mirato contro la nuova variante.

La variante sudafricana Omicron è in Italia: la conferma dai test genetici del Sacco
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Omicron è in Italia: il sospetto è diventato conferma dopo il responso, nelle scorse ore, dell’ospedale Sacco di Milano a cui è stato affidato il compito di sequenziare il genoma del virus che ha infettato un cittadino campano, posto in isolamento domiciliare dopo essere risultato positivo al rientro in Italia dal Mozambico. Prima di essere testato l'uomo ha contagiato tutta la sua famiglia.

Nelle medesime ore l'Europa corre ai ripari: riunione d'emergenza dell'Ue sulla variante sudafricana per delineare le misure da prendere in tutto in continente, già piegato dalla quarta ondata. Dopo il Belgio, primi casi anche in Germania - a Monaco - e in Inghilterra a Nottingham e a Chelmsford, nell'Essex.

Omicron è in Italia

A poche ore dalla chiusura dei voli da 8 Paesi dell’area dell’Africa australe, dove la variante è stata identificata, è stato sequenziato un primo caso anche in Italia nella giornata odierna, sabato 27 novembre 2021.

Il campione, sequenziato presso il Laboratorio di Microbiologia Clinica, Virologia e Diagnostica delle Bioemergenze dell’Ospedale Sacco di Milano: "è in fase di ulteriore conferma per avere l’assegnazione definitiva del lignaggio", spiega l’Istituto superiore di Sanità. 

Il paziente e i suoi contatti familiari sono in buone condizioni di salute: si trovano tutti in isolamento. In Europa sono in corso esami per determinare con certezza se ci siano casi di contagio da variante Omicron in Olanda (dove 61 passeggeri su 600 arrivati con due voli dal Sudafrica venerdì sono risultati positivi).

Già nella giornata di ieri – ricorda la nota – il ministero della Salute aveva emanato una nota informativa alle Regioni e Province autonome a seguito di una riunione coordinata insieme ad ISS per rafforzare le modalità di tracciamento.

Perché fa paura?

Sappiamo che le varianti Covid sono migliaia, come mai tanta attenzione e prudenza per Omicron? Individuata per la prima volta l’11 novembre 2021 la nuova variante del Covid ha un numero enorme di variazioni che potrebbero aumentare la trasmissibilità e la capacità di eludere gli anticorpi. Non si esclude, inoltre, possa essere più contagiosa della Delta e sono già in corso studi per capire se ci troviamo di fronte ad una deriva del virus capace di eludere il vaccino. Un timore concreto al punto da aver già spinto i principali colossi farmaceutici a muoversi rapidamente.

L’azienda Moderna ha annunciato di avere in corso di test uno specifico vaccino contro la variante Omicron oltre ai candidati booster del suo vaccino.

"Abbiamo tre linee di difesa che avanzano in parallelo: un booster con una dose più alta di mRNA-1273 (100 mg). Poi, stiamo studiando in fase clinica due candidati booster multi-valenti che anticipano mutazioni come quelle emerse nella Omicron e i dati sono attesi per la prossima settimana. Inoltre stiamo procedendo con un candidato booster specifico contro Omicron (mRNA-1273.529)", ha detto Stéphane Bancel, chief executive officer di Moderna.

Anche AstraZeneca, Novavax e Pfizer, hanno affermato di avere piani in atto per adattare i loro vaccini alla luce dell’emergere di Omicron. Pfizer e il suo partner Biontech hanno affermato di aspettarsi di poter modificare il loro vaccino in circa 100 giorni.

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