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La strage invisibile dei senzatetto: le città e le regioni con più episodi nel 2023

Roma, Milano e Bergamo. A livello regionale ancora Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna

La strage invisibile dei senzatetto: le città e le regioni con più episodi nel 2023
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Una strage silenziosa, quella degli ultimi. Invisibili presenze fisse nei grandi centri urbani. Nel corso del 2023 sono morte 415 persone senza dimora, 16 in più rispetto al 2022 stando ai dati raccolti dalla Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora.

“Cerchiamo di dare dignità e visibilità a quelle tante, troppe, persone che sono decedute in solitudine, disperazione e abbandono”, spiega l’associazione che ha anche individuato le città e le regioni in cui il problema è maggiormente sentito e dove si sono registrati i decessi più numerosi.

La strage invisibile dei senza dimora: le città e le regioni dove il dramma è più forte

Dai dati del 2023 emerge che lo scorso anno i mesi invernali hanno rappresentato la stagione più dura per chi non può contare su un alloggio adeguato. In questo periodo dell’anno infatti i decessi sono stati considerevolmente più frequenti, arrivando a coinvolgere oltre 130 persone.

Sebbene l’inverno rappresenti il periodo dell’anno più drammatico, in cui anche i riflettori dei media si accendono per riportare i casi di cronaca più eclatanti, è doveroso mettere in luce che la “strage invisibile” si alimenta mese dopo mese durante tutto l’anno.

Il fenomeno della grave marginalità adulta è tipico soprattutto delle grandi città, ma è altrettanto vero che in Italia tale fenomeno si sta facendo sempre più esteso e capillare arrivando ad interessare anche i centri urbani di medie dimensioni o più periferici dal momento che sono 215 i Comuni italiani in cui è stato registrato almeno un decesso.

Il dettaglio regionale mostra che le regioni in cui i decessi sono stati particolarmente diffusi sono la Lombardia (21%, pari a 86 decessi), il Lazio (18%, pari a 74 decessi), dove c’è la maggior presenza di persone senza dimora, seguite dall’Emilia Romagna (10%, 42 decessi), la Campania e il Veneto (entrambe 8% con 32 decessi).

La drammatica classifica regionale

Lombardia

Lazio

Emilia Romagna

Campania

Veneto

Toscana

Liguria

Piemonte

Puglia

Sicilia

Sardegna

Abruzzo

Marche

Friuli Venezia Giulia

Calabria

Trentino Alto Adige

Molise

Basilicata

Umbria

Valle D’Aosta

La drammatica classifica delle città

Le città con il maggior numero di decessi sono Roma (44) e Milano (22), ma dati allarmanti provengono anche da Bergamo, Torino, Bologna, Brescia e Genova.

Roma

Milano

Bergamo

Torino

Bologna

Brescia

Genova

Rimini

Firenze

Napoli

Palermo

Verona

Bolzano

Cagliari

Como

Mestre

Modena

Pavia

Salerno

Treviso

Ventimiglia.

I dettagli sui decessi

Le morti in strada interessano soprattutto uomini (93%), persone di nazionalità straniera (58%), con un’età media di 47,3 anni.

Le circostanze in cui muoiono le persone senza dimora raccontano molto delle condizioni di vita delle stesse. Condizioni di abbandono, di mancanza di cura e di reti di protezione, di un disagio profondo che intreccia la sfera sociale, abitativa e relazionale. Ne sono testimonianza i luoghi in cui i corpi sono stati ritrovati, in primis strade (33%) e corsi d’acqua (11%), ma anche ospedali (11%) e carceri (4%).

Il 40% delle persone senza dimora muore per malori (ovvero malesseri fisici improvvisi e aggravamento di situazioni già compromesse), di cui la forma più estrema è rappresentata dagli episodi di ipotermia (15 casi in un anno). Il 42% di esse muore per eventi traumatici ed accidentali, quali atti di aggressione, annegamenti, cadute, incendi e suicidi.

"Oltre 400 morti in un anno sono un dato tremendo, afferma la presidente Cristina Avonto, il costante incremento annuale di questa triste cifra che riguarda esseri umani, deve portare a un cambiamento politico e culturale.  Oggi le risorse messe a disposizione degli ambiti territoriali, da fondi europei e nazionali, anche attraverso il coinvolgimento delle regioni, possono essere una leva per strutturare politiche e servizi sull’abitare. La casa è ciò che manca alle persone senza dimora, la base per una vita stabile e sicura dalla quale ripartire.”

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