La storia del sindaco che rinuncia a 40mila euro di stipendio per darli alle associazioni del paese
Una vicenda emblematica, dalla quale molti colleghi dovrebbero prendere spunto, considerando che sotto i riflettori della cronaca finiscono molto spesso primi cittadini che di virtù ne hanno ben poche e che invece diventano protagonisti di storie di privilegi e mazzette
Lui si chiama Gabriele Fusini, ha 55 anni, ed è il sindaco di Magliano in Toscana, Comune di 3300 abitanti in provincia di Grosseto.
Nella nostra immagine di copertina lo vedete ritratto sorridente in mezzo a Babbo Natale e a un elfo... ma in realtà Babbo Natale potrebbe interpretarlo lui.
Fusini è, infatti, salito agli onori delle cronache nazionali per un motivo molto semplice: avrebbe dovuto percepire circa 40mila lordi per 18 mesi di mandato da primo cittadino, invece ha deciso di girare alle associazioni del territorio (e ad alcuni dei loro progetti) i soldi percepiti da quando ha indossato la fascia tricolore ad oggi.
Sindaco devolve un anno e mezzo di stipendi alle associazioni
Una vicenda emblematica, dalla quale molti colleghi dovrebbero prendere spunto, considerando che sotto i riflettori della cronaca finiscono molto spesso primi cittadini che di virtù ne hanno ben poche e che invece diventano protagonisti di storie di privilegi e mazzette.
Come racconta il nostro quotidiano online Prima Firenze, al contrario, Fusini ha voluto fare un super regalo di Natale alla sua comunità.
E qui c'è una notizia nella notizia, perché il bello è che lo aveva promesso in campagna elettorale e devolvendo tutto lo stipendio in beneficenza ha rispettato la sua parola, una cosa più unica che rara, alla faccia del proverbiale uso (inverso) dell'espressione "promesse elettorali", citate in maniera ironica in tante opere di Guareschi.
Le parole di Fusini
"In occasione di queste festività natalizie vorrei condividere con voi l'uso che ho fatto del mio compenso da sindaco, destinandolo interamente alle associazioni e agli eventi del territorio o di associazioni vicine al nostro territorio. Un'altra promessa che avevo fatto in campagna elettorale e che verrà mantenuta ogni anno. Non tutti condividono questo mio modo di fare politica, ma non mi interessa... è una scelta personale non sindacabile!", ha affermato Fusini.
"Credo che, soprattutto in questo periodo, ci sia bisogno di fare più che di dire, ci sia bisogno di stare assieme e di ascoltare le persone e cercare di dare davvero una mano, non solo economicamente, anche con una chiacchierata, un consiglio o spesso con un sorriso, una rassicurazione o un incoraggiamento. Questo mio gesto vuole essere un ringraziamento concreto alla nostra comunità e a tutte le associazioni che ci aiutano ad animare il nostro Comune... GRAZIE!!! Siete la testimonianza di quanto sia importante lavorare insieme per il territorio, confrontandoci e migliorandoci passo dopo passo.Grazie davvero per l’impegno, per l'aiuto e la fiducia che mi dimostrate giorno dopo giorno".
C'è da dire che se lo può permettere
Certo, se hai una famiglia e prendi 1500 euro al mese, anche se diventi sindaco mica puoi permetterti di regalare euro a destra e a manca, nemmeno volendo. Ma Fusini è fortunato: è un affermato imprenditore nautico, titolare di Elettromare, azienda specializzata nell’installazione e la manutenzione degli impianti elettrici ed elettronici navali. L'azienda con sede a Porto Santo Stefano lavora in tutto il Mediterraneo, con consulenze per centinaia di clienti, privati e pubblici, anche in ambito militare e industriale.
Eppure per questo sindaco molto particolare (originario della stessa Magliano, è cresciuto in una fattoria di famiglia al Collecchio, vicino al Parco della Maremma) la politica non è un "vezzo", un giuoco, anzi: eletto con una lista civica, che come lui stesso spiegò "comprendeva persone sia di centrodestra e di centrosinistra", il primo cittadino di Magliano si è comunque definito di centrosinistra.