DA PRIMA FIRENZE

La "Scuola del Popolo" della Cgil per insegnare l'italiano ai migranti

Il progetto riparte da dove tutto era cominciato, da Livorno: il primo esperimento della "Scuola del Popolo" nacque in Toscana quattro anni fa

La "Scuola del Popolo" della Cgil per insegnare l'italiano ai migranti
Pubblicato:
Aggiornato:

Da giovedì 28 novembre sono ripartiti i corsi della “Scuola del popolo”, progetto di inclusione sociale rivolto ai cittadini migranti promosso dalla Cgil provincia di Livorno. Le lezioni si terranno il lunedì e il giovedì presso la sede Anpi di via Terreni.

Riparte il progetto

L'iniziativa è stata presentata lo scorso venerdì 22 novembre nel corso di un incontro con l’assemblea dei lavoratori migranti tenutosi a Livorno presso il CAS Sant’Anna a cui hanno partecipato Valerio Melotti (segretario Cgil Livorno con delega all’immigrazione), Rexhep Paja (coordinatore dipartimento immigrazione Cgil Livorno) e Licia Mataresi (responsabile “Scuola del popolo Cgil Livorno”). 

Grazie all’intesa raggiunta con il CPIA di Livorno, le ore di formazione seguite presso la Scuola del popolo saranno trasformate in crediti formativi per poter accedere agli esami di lingua italiana A1 e A2, requisiti necessari per ottenere il permesso di soggiorno. Nel corso dell’incontro sono state inoltre analizzate le difficoltà dei lavoratori migranti ad inserirsi nel mondo del lavoro e sottolineata l’importanza di partecipare allo sciopero generale del prossimo 29 novembre. Il primo ciclo di corsi della Scuola del popolo è partito a inizio 2024. 

L'obiettivo

L’obiettivo del progetto – realizzato grazie anche all’importante collaborazione con la Flc-Cgil Livorno - è fornire ai corsisti quelle competenze linguistiche necessarie per poter meglio interagire con l’ambiente in cui essi vivono e dunque relazionarsi in maniera autonoma. Anche le lezioni del secondo ciclo saranno messe in atto grazie all’iniziativa volontaria di ex docenti che metteranno il loro tempo libero a disposizione del bene collettivo. di via Terreni.

La "Scuola del Popolo"

La nascita di "Scuola del popolo"

Il progetto della "Scuola del popolo" nasce dalla convinzione che esista oggi, fra giovani e adulti, un desiderio diffuso, spesso non soddisfatto, di formazione e conoscenza: il desiderio di approfondire argomenti e temi di cui si parla pubblicamente ma in forme spesso oscure o approssimative. Forse anche, semplicemente, il bisogno di ritrovarsi con altri per vivere un’esperienza comune, la possibilità di arricchire la propria vita e valorizzare quel tempo libero che finisce talvolta per essere tempo vuoto, senso di abbandono, momento di solitudine.

Il sindacato ha quindi offerto i suoi spazi per cercare di costruire una comunità, sia pure piccola, di persone che si incontrano e riflettono insieme, per tessere una rete di relazioni “calde” di cui avere cura. Con passione e gentilezza. Importante infatti è che questi incontri siano occasioni e luoghi piacevoli di confronto. Le sedi della Cgil si sono così poste come luoghi di animazione culturale e politica, contribuendo alla formazione della coscienza dei cittadini oltre che dei lavoratori. Ad insegnare sono i docenti in pensione che offrono la loro esperienza e professionalità a chi è stato meno fortunato o a chi semplicemente vuole imparare.

Primi corsi a Sesto Fiorentino

Il primo esperimento della "Scuola del Popolo" nacque in Toscana a Sesto Fiorentino ad inizio 2020. Alla Camera del Lavoro si tenne il primo corso a tema populismo, seguito poi da tematiche quali fotografia, film e letteratura. Nel 2021 il progetto si allargò anche alla città di Prato, con denominatore comune la guida del professor Andrea Bagni, dove l'attività sta proseguendo ancora oggi, con lezioni e corsi programmati fino a fine 2024.

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali