"Gli hub devono restare aperti"

La previsione di Bassetti: "Dovremo vaccinarci ogni sei mesi"

Per il direttore Malattie Infettive del San Matteo di Genova si tratterebbe di una possibilità neanche tanto remota.

La previsione di Bassetti: "Dovremo vaccinarci  ogni sei mesi"
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Per il direttore Malattie Infettive dell'ospedale San Matteo di Genova si tratterebbe di una possibilità neanche tanto remota. L'infettivologo Matteo Bassetti, stando all'attuale situazione dell'emergenza sanitaria causa Covid-19, in diretta a L'Agorà su Rai 3 sentenzia:

"Gli hub vaccinali devono rimanere aperti almeno per i prossimi due anni. Perché qui è evidente che potrà succedere che dovremo vaccinarci una volta ogni sei mesi".

L'infettivologo Bassetti: "Dovremo vaccinarci una volta ogni sei mesi"

Fin dal primo giorno il vaccino ha rappresentato il principale strumento per combattere l'infezione da Covid-19 ed ora, complice il dilagare della variante Omicron, più contagiosa rispetto alle prime mutazioni, sottoporsi alla vaccinazione resta l'unica sicurezza per proteggersi dalle forme più gravi del virus. Di ciò ne è convito fino in fondo  l'infettivologo Matteo Bassetti. Nel corso del suo ultimo intervento in diretta tv a L'Agorà su Rai 3, il direttore Malattie Infettive dell'ospedale San Matteo di Genova, sul tema relativo all'apertura e chiusura degli hub vaccinali, non ha usato mezzi termini:

"A livello organizzativo per il futuro non è possibile aprire e chiudere gli hub vaccinali. Gli hub vaccinali devono rimanere aperti almeno per i prossimi due anni. Perché qui è evidente che potrà succedere che dovremo vaccinarci una volta ogni sei mesi. Le persone devono avere la possibilità di sapere che in ogni grande città c’è un hub vaccinale dove si va esattamente come al pronto soccorso. Senza neanche la necessità di prenotarsi".

Per l'infettivologo genovese, la possibilità di sottoporsi al vaccino anti-Covid ogni sei mesi, stando all'attuale situazione dell'emergenza sanitaria, non appare poi così tanto remota.

"Tra tre mesi potremmo raggiungere l'immunità di gregge"

Il direttore Malattie Infettive del San Matteo di Genova ha poi espresso il suo parere sul picco dei contagi, secondo lui previsto per le prossime due/tre settimane, e sulla possibile immunità di gregge:

"Se dovesse verificarsi il picco dei contagi tra due/tre settimane, verso marzo o aprile raggiungeremmo l’immunità di gregge con il 95% degli immunizzati. Dico questo perché chi non è vaccinato oggi nei prossimi tre mesi sarà sicuramente contagiato. Se sarà fortunato avrà i sintomi di un raffreddore o di un'influenza rinforzata. Se non sarà fortunato rischierà di andare in ospedale con una polmonite. In qualche caso rischierà di andare in terapia intensiva e in qualche altro caso andrà incontro a un decesso".

"Il tampone è uno strumento medico"

Il professore ha anche commentato la corsa ai tamponi sottolineando che in questo momento ci troviamo in una fase di particolare diffusione del Covid e che quindi i tamponi dovrebbero essere richiesti direttamente dai medici proprio perché il professionista può verificare se il paziente ha sintomi oppure no.

"Il tampone - ha precisato il virologo - è diventato il regalo natalizio e di Capodanno per tutti, invece, è uno strumento medico".

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