La nuova sindaca si insedia e scopre un debito monstre: il piccolo Comune rischia il default finanziario
Non si esclude la vendita di beni comunali: già chiusi asili nido e materna. L'ex sindaco: "Eccesso di fiducia verso miei collaboratori"
900 anime, tutte comprensibilmente inferocite. Un comune in provincia di Biella rischia il default finanziario. Succede a Bioglio, la neo sindaca Lucia Acconci si è trovata costretta a scrivere un lettera rivolta alla popolazione spiegando la brutta sorpresa che ha trovato poco dopo il proprio insediamento. Si parla di 3.500 fatture non pagate: un precedente buco da un milione e 160mila euro a cui si va ad aggiungere una cifra ancora da calcolare.
L'ex sindaco Ceffi respinge responsabilità dirette additando i propri ex collaboratori come veri responsabili del pasticcio, ma a livello politico si sente di essere "sconfitto" e parla di "eccesso di fiducia". La nuova prima cittadina non esclude di dover passare a soluzioni drastiche, come vendere beni del Comune. Purtroppo ha già dovuto tagliare servizi fondamentali come la scuola parentale, asilo nido e materna, quasi totalmente a carico del Comune.
Il comune sulla soglia del default
La neo sindaca ha scritto ai cittadini, spiegando che da un accesso informatico alla banca dati del sistema di contabilità comunale, sono state scoperte 3500 fatture non registrate, non correlate a un impegno di spesa. Come spiega Prima Biella, si tratta di debiti fuori bilancio, che vanno a pesare sul già forte debito (di 1.161.755,92 euro) già messo in carico nel piano ventennale di riequilibrio finanziario. Nella lettera è stata fissata una riunione aperta a tutta la cittadinanza, in programma sabato alle 17 nei locali dell'ex asilo Florio.
"Dopo pochi giorni dal mio insediamento l'11/06/2024 mi vedo costretta a renderVi partecipi di quanto la sottoscritta, la giunta ed 1 miei consiglieri abbiamo appurato. Da un accesso Informatico alla banca dati del sistema della contabilità comunale abbiamo scoperto che vi sono circa 3.500 fatture non registrate e ciò significa che non sono correlate ad un impegno di spesa. Questo indica che ci sono debiti non pagati negli anni passati di importo consistente che si definiscono "debiti fuori bilancio" e necessitano di una ricognizione (almeno un paio di mesi dato il numero consistente) oltre alla adozione di una delibera consigliare.
Siamo di fronte alla possibilità che il debito del Comune di Bioglio da 1.161.755,92 €, aumenti di ulteriori centinaia di migliaia di euro e quindi che l'importo da versare in 20 anni aumenti a sua volta di diverse migliaia di euro.
Tutte le possibilità comporteranno per i cittadini grandi sacrifici ed è per questo che ritengo doveroso parlarne con tutti Voi e confrontarci su un tema così delicato che avrà ripercussioni su tutti noi per molti anni."
Le dichiarazioni dell'ex sindaco
"Ciò che mi lascia basito è che in questi ultimi anni il bilancio del Comune di Bioglio è stato attenzionato in modo profondissimo da più soggetti. Ora però sento il bisogno di dire: basta! Basta assumersi responsabilità non mie e delle persone che hanno condiviso con me anni di amministrazione! Basta riportare su di noi errori reali o possibili commessi da altri! Basta continuare a rispondere per difendere una istituzione che abbiamo servito con serietà!".
Cruciali i prossimi mesi
Il consiglio comunale, nell'assemblea del 30 luglio 2024, ha approvato con giudizio unanime il rinvio della delibera sull'assestamento di bilancio e dei suoi equilibri:
“Ce la metteremo tutta per non andare in dissesto. Una situazione simile sarebbe la rovina di una generazione futura. Non lo permetteremo. I servizi fondamentali saranno garantiti. L'obiettivo, oltre a evitare il dissesto del Comune, è portare a casa l'approvazione del piano di riequilibrio. Chiediamo a tutti i cittadini pazienza, resilienza e tempo”.
La situazione non è rosea ma si prende tempo al fine di avere un quadro chiaro e delineato, per predisporre successivamente un piano d'azione. Ora, il Comune sarà chiamato entro 90 giorni a presentare un piano di riequilibrio rimodulato così da evitare il dissesto.