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La Mafia incombe sulle Olimpiadi Milano-Cortina 2026: pronto un protocollo anti-infiltrazioni

I lavori di bonifica in parte sono già stati fatti, per questo al fine di arginare il rischio di infiltrazioni mafiose nei cantieri per le Olimpiadi bisogna agire in fretta.

La Mafia incombe sulle Olimpiadi Milano-Cortina 2026: pronto un protocollo anti-infiltrazioni
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La direzione distrettuale antimafia è stata chiara, lapidaria e preventiva: servono controlli (molti e capillari) per arginare il rischio di infiltrazioni mafiose nell'organizzazione e strutturazione delle Olimpiadi di Milano Cortina 2026.

La Mafia incombe sulle Olimpiadi Milano-Cortina 2026:

"Il messaggio che mi sento di dare a tutti voi è che non c'è altro tempo da perdere, prevenire è importantissimo anche se non si elimina totalmente il rischio infiltrazioni".

Così si è espressa ieri da remoto Alessandra Dolci, procuratore aggiunto a capo della Direzione distrettuale antimafia di Milano, durante la commissione consiliare a palazzo Marino relativa ai provvedimenti da assumere in vista della realizzazione delle opere per le Olimpiadi Milano-Cortina 2026.

I lavori di bonifica in parte sono già stati fatti, per questo al fine di arginare il rischio di infiltrazioni mafiose nei cantieri per le Olimpiadi bisogna agire in fretta.

Il settore dell'edilizia, non è certo un segreto, anche al nord è storicamente infiltrato dalla 'ndrangheta: è nata per questo la proposta - avanzata durante la seduta congiunta delle commissioni antimafia per le Olimpiadi - di creare un protocollo simile a quello utilizzato per l'Expo.

Richiesto un protocollo anti mafia simile a quello Expo

Dolci ha spiegato la proposta ai colleghi: si tratterebbe di un protocollo sulla falsa riga di quello utilizzato nel 2015 per Expo Milano, che prevedeva informative antimafia a tappeto per tutte le società subappaltatrici e subcontraenti, uno stringente controllo dei cantieri, e prevedeva delle sanzioni per società committenti che non avessero tempestivamente comunicato i dati identificativi delle imprese subcontraenti.

Ai tempi le sanzioni riscosse erano poi state utilizzato anche per creare una piattaforma sulla quale veniva segnalato l'elenco aggiornato delle "società opache".

Consiglieri favorevoli

I consiglieri comunali di Milano che hanno partecipato al meeting di mercoledì 27 aprile 2022 si sono detti favorevoli all'adozione di un protocollo che vigili e garantisca (o almeno, ci provi) lavori puliti, lontani dalla mano nera della criminalità organizzata di stampo mafioso.

Per questo evento, a differenza di Expo, la stazione appaltante e i fondi non saranno pubblici ma gestiti da molte aziende private, alcune delle quali anche estere.

Ai tempi dell'esposizione universale il protocollo adottato portò i suoi frutti risultando particolarmente efficace perché consentì al prefetto di emettere 66 interdittive antimafia.

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