COLPO DI SCENA

La Madonna di Trevignano Romano piange lacrime di sangue di maiale

Presentato un esposto in questura da parte di un investigatore privato

La Madonna di Trevignano Romano piange lacrime di sangue di maiale
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Ce n'eravamo siamo già occupati nella rubrica settimanale curata dall'Irriverente Simone di Matteo, ma ora c'è uno sviluppo clamoroso a proposito della Madonna che a Trevignano, nel Lazio, da settimane attira fedeli e pellegrini perché lacrima gocce di sangue e dispensa consigli tramite la sedicente veggente Gisella Cardia.

Ebbene, per "consistenza, colore e densità" quelle gocce sarebbero in realtà compatibili col sangue di maiale. E a riferirlo a Mattino Cinque  non è stato proprio l'ultimo della fila, ma il parroco di Trevignano in persona, don Patrizio Coppola:

"Il vescovo sapeva e doveva rispondere alle domande: noi dobbiamo essere la Chiesa della verità, non possiamo vivere di sole incertezze", ha spiegato il don.

La Madonna di Trevignano Romano piange lacrime di sangue di maiale

Sta facendo molto discutere il caso della Madonna di Trevignano Romano. La statuetta, infatti, verserebbe lacrime di sangue e la presunta veggente Gisella Cardia, oltre ad asserire di avere le stigmate, riceverebbe dei messaggi dalla Vergine attraverso di essa ogni tre del mese.

Inutile dire che il fenomeno ha attirato moltissimi fedeli e altrettanti scettici. Per questo motivo, diverse sono le inchieste che sono partite in merito e una di queste avrebbe portato ad risvolto quasi inaspettato. Stando alle ricerche di un investigatore privato, il pianto non corrispondebbe ad altro se non a liquido ematico di maiale, motivo per il quale avrebbe deciso di denunciare la Cardia alle autorità competenti per aver illuso fino ad ora migliaia di pellegrini.

Nella giornata di giovedì 6 aprile 2022 è stato presentato un esposto in questura da parte di un investigatore contro la custode, che verrà trasmesso alla procura di Civitavecchia, dove i magistrati valuteranno se aprire o meno un'indagine.

Madonna di Trevignano
Fonte: Web

L'uomo che si è fatto avanti sostiene di aver scoperto, grazie ad alcune analisi, che le lacrime che scorrono dal volto della madonnina corrispondono a sangue di maiale. La diocesi di Civitacastellana, nel frattempo, ha istituito una commissione per effettuare «un’indagine previa, finalizzata ad approfondire l’eventuale fenomenologia dei fatti, che si verificano da qualche tempo a Trevignano Romano».

Chi è Gisella?

Gisella, al secolo Maria Giuseppa Scarpulla, è una ex imprenditrice di 53 anni che, si legge tra le pagine de Il Messaggero, nel 2013 è stata condannata a due anni di reclusione per bancarotta fraudolenta. Dopo aver scontato la pena (poi sospesa), Scarpulla racconta di essersi messa in viaggio verso Medjugorje, quando a un certo punto la statuetta della Vergine che portava con sé ha iniziato a lacrimare sangue.

Da lì l’idea di posizionare una copia del manufatto su una collina sopra il lago di Bracciano, divenuta una sorta di meta di pellegrinaggio per devoti, No vax e sostenitori di «cure alternative» per il Covid. Scarpulla, difatti, sostiene di essere in diretto contatto con la Vergine e di aver ricevuto il compito di raccogliere messaggi per l’umanità.

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