La Iena Matteo Viviani sventa una rapina in piazza Duomo a Milano: "Non siate indifferenti"
Una giovane coppietta è finita nel mirino di un gruppo di ragazzini, ma l'inviato ha evitato il peggio
Tre ragazzi hanno accerchiato una coppia di ragazzi che stavano passeggiando in Duomo, a Milano, con l'intenzione di rapinarli, ma il tentativo è andato a vuoto grazie all'intervento di Matteo Viviani, l'inviato del programma televisivo Le Iene. Che ora lancia un appello:
"Se doveste assistere a qualcosa che non va, non fate finta di niente".
La iena Matteo Viviani sventa una rapina a Milano
Pomeriggio di tensione nel cuore di Milano, dove una coppia di giovani è stata vittima di un tentativo di rapina, prontamente sventato dall’inviato televisivo Matteo Viviani. L’episodio è avvenuto domenica 12 gennaio 2025, intorno alle 18, in una zona centralissima, affollata e ben illuminata, nei pressi di via Mercanti.
Secondo quanto raccontato dallo stesso Viviani attraverso i social, si trovava in piazza Duomo per un giro in moto. Appena parcheggiato il mezzo, ha notato con la coda dell’occhio tre ragazzi che si avvicinavano con atteggiamento ostile a una coppia di passanti.
"Non avevo nemmeno finito di sistemare il cavalletto – racconta – quando ho visto quei tre ragazzi avvicinarsi alla coppia e iniziare a provocarli, accusandoli di guardarli in modo sbagliato". I due giovani, visibilmente intimoriti, hanno cercato di allontanarsi senza successo.
La situazione si è fatta critica quando i tre hanno circondato la coppia e intimato di consegnare soldi e portafogli. A quel punto, Viviani ha deciso di intervenire, adottando una strategia astuta per evitare che la situazione degenerasse.
"Ho finto di conoscere il ragazzo – spiega – l’ho abbracciato e gli ho detto all’orecchio che ero lì per aiutarlo. Poi ho chiesto ad alta voce cosa stesse succedendo".
La presenza inattesa di un adulto ha disorientato i tre aggressori, che hanno preferito allontanarsi senza ulteriori conseguenze.
Il tentativo di rapina è così fallito, e Viviani ha atteso qualche minuto per assicurarsi che i malintenzionati non tornassero. Solo quando la situazione è apparsa completamente sotto controllo, i due ragazzi, ancora scossi ma sollevati, lo hanno ringraziato prima di allontanarsi.
L’appello sui social: "Non restate indifferenti"
Dopo l’accaduto, Viviani ha condiviso la sua esperienza su Instagram, ricevendo numerosi commenti e reazioni indignate. Molti utenti hanno sollevato dubbi sulla presenza delle forze dell’ordine in un luogo così frequentato, ma l’inviato ha invitato a una riflessione più profonda.
"Le forze dell’ordine non possono essere ovunque – ha dichiarato al Corriere della Sera – e spesso episodi di microcriminalità avvengono in maniera fulminea, invisibili a chi non presta attenzione. Il senso civico è fondamentale: chi assiste a situazioni simili deve trovare il coraggio di intervenire o quantomeno di chiamare aiuto".
Viviani ha inoltre sottolineato come, durante l’intera scena, altri adulti presenti abbiano preferito ignorare quanto stava accadendo.
"Non credo di aver fatto nulla di eroico – ha commentato – mi indigna però che altre persone abbiano assistito senza muovere un dito".
La dinamica dell’aggressione
Stando al racconto di Viviani, i tre giovani aggressori, presumibilmente di età compresa tra i 17 e i 20 anni, hanno inizialmente tentato di provocare la coppia con insulti e atteggiamenti minacciosi. Quando il ragazzo ha cercato di allontanarsi insieme alla fidanzata, i tre li hanno seguiti continuando a intimidirli. È stata la ragazza, esasperata, a urlare loro di lasciarli stare, attirando così l’attenzione di Viviani.
Grazie alla sua presenza di spirito e alla scelta di agire con calma e decisione, l’inviato è riuscito a riportare la situazione sotto controllo senza che degenerasse in violenza. Prima di andarsene, ha anche rivolto un avvertimento ai tre aggressori: "Ho capito come funziona. Ora andatevene subito". I giovani si sono quindi allontanati definitivamente, dividendosi per non destare sospetti.
Viviani conclude il suo racconto con un messaggio chiaro:
"Se vi trovate ad assistere a situazioni simili, non restate indifferenti. Anche un piccolo gesto può fare la differenza. Non serve essere eroi, basta avere un minimo di senso civico".
La vergogna é che se anche vengono fermati dalle forze dell'ordine, impiegano più tempo a riempire carte inutili per poi doverli rilasciare immediatamente. Se un cittadino interviene a difesa rischia spesso di prendersi una coltellata. Serve un deciso cambio mentale e politico per riprenderci la legalità e l'ordine