NEI NOSTRI CIELI

La cometa Neanderthal è arrivata: ecco come provare a osservarla

Oggi, giovedì 12 gennaio 2023, il punto di minima distanza dal Sole, il 1 febbraio il massimo avvicinamento alla Terra e da allora sarà potenzialmente visibile a occhio nudo!

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Per chi c'era, impossibile dimenticare il 1996: che spettacolo volgere il naso all'insù e imbattersi a occhio nudo nella lunga coda della cometa Hale-Bopp, la più incredibile del secolo scorso.

La cometa Hale-Bopp

Poi nel 2007, quella è stata la volta della cometa McNaught, ma soprattutto nel luglio 2020, in piena pandemia, abbiamo fatto il tris con Neowisescoperta dall'omonimo telescopio spaziale orbitante a bordo di una sonda lanciata dalla Nasa proprio per andare a caccia di comete ed asteroidi.

La cometa Neowise

Non è così frequente poter ammirare senza strumenti ottici una cometa, in media capita ogni decina d'anni! Tenetevi pronti fra poco, perché il 2023 ci darà altre soddisfazioni: sta, infatti, per arrivare la cometa Neanderthal, chiamata così (in realtà il suo nome scientifico è C/2022 E3 ZTF) perché l'ultima volta che è transitata vicino alla terra è stato 50mila anni fa (era il Paleolitico), quando alle nostre latitudini l'homo sapiens se la giocava ancora in competizione con "cugini" un po' più tozzi e robusti, dalla fronte bassa e la bocca larga e sfuggente... gli uomini di Neanderthal, appunto, poi estintisi lungo il cammino evolutivo.

L'uomo di Neanderthal

Arriva la cometa Neanderthal

Pronti insomma a rifarci le pupille. Nel suo lungo (e lento) viaggio dai territori extra sistema solare fino alla nostra stella (e ritorno), è stata avvistata per la prima volta a marzo del 2022 grazie a una camera di rilevamento a largo campo al celebre osservatorio di Monte Palomar in California. La sigla ZTF nel nome deriva proprio da Zwicky Transient Facility, un progetto che si occupa di eseguire la scansione dell’intero cielo settentrionale

Oggi, giovedì 12 gennaio 2023, avrà raggiunto il punto di minima distanza dal Sole (166 milioni di chilometri).

Il massimo avvicinamento alla Terra (42 milioni di chilometri) avverrà invece il 1 febbraio 2023 e da allora sarà potenzialmente visibile a occhio nudo!

ATTENZIONE: la cometa potrebbe sì essere visibile a occhio nudo, ma tutto dipende dalla qualità del cielo, dalla sua limpidezza e dall'inquinamento luminoso. Tradotto: se abitate in pianura padana in una zona mediamente abitata, incrociate le dita e non arrabbiatevi se non la vedete... anche perché si tratta di un oggetto abbastanza flebile, sicuramente meno luminoso rispetto alla Neowise del 2020.

Questa foto è stata scattata ieri sera, martedì 31 gennaio 2023, attorno alle 22.30, dal Lecchese: come vedete è semplice individuare la zona dove guardare, purtroppo però l'oggetto celeste non si vede ancora a occhio nudo, forse da zone meno luminose c'è qualche possibilità in più. Ma l'abbiamo vista grazie a un binocolo astronomico: anche qui però la cometa appare come una piccola nuvoletta, scordatevi la coda e il bellissimo sprazzo verde.

Sicuramente sarà più visibile con l’ausilio di un semplice binocolo (tenete però conto che ogni strumento che ingrandisce la visuale tende anche a catturare meno luce e quindi a perdere luminosità nei particolari) e già ora gli astrofili muniti di telescopi amatoriali si stanno divertendo a darle la caccia.

La foto dello statunitense Dan Bartlett pubblicata dalla Nasa, la prima a mostrare in dettaglio la vaporosa chioma verde, la coda di ioni e la lunga coda di polveri a ventaglio della cometa Neanderthal

Circumpolare, ovvero visibile (quasi) per tutta la notte

Un astro circumpolare nel corso della notte resta sempre sopra l'orizzonte, non tramonta mai: questo perché si trova in quella porzione di cielo a Nord, attorno alla Stella polare, che rimane sempre visibile nonostante la rotazione terrestre.

La cometa Neanderthal sarà visibile (tempo e inquinamento luminoso permettendo) più io meno in quella porzione di cielo.

ATTENZIONE: Nelle prime ore della sera, in questi giorni in realtà sarà ancora sotto l'orizzonte, per cui occorrerà aspettare qualche ora, prima di vederla.

Per prima cosa posizionatevi con lo sguardo verso Nord e individuate la Stella Polare e il Piccolo Carro col solito vecchio trucco: partendo dal Grande Carro basta unire le due stelle più luminose della "pentola" e moltiplicare per cinque la distanza.

Se andate sul balcone dopo cena, troverete la "grande pentola" più o meno nella stessa posizione dell'esempio, quindi in orizzontale. Dopo qualche ora il Grande Carro ruoterà in senso antiorario e troverete il "timone" (o il "manico" della pentola) orientato in verticale verso il basso.

Il percorso apparente della cometa Neanderthal lungo la volta celeste sta andando, infatti, dalla costellazione della Corona Boreale verso l'Orsa Minore (o Piccolo Carro), passando fra il Boote (o Pastore o Bifolco) ed Ercole, poi fra il Draco (o Dragone) e l'Orsa Maggiore (o Grande Carro), puntando dritta verso il Cammello. Tenete conto che si sposta ogni notte di poco lungo quella direttrice... non immaginatevi un effetto tipo stella cadente o le classiche animazioni artistiche della cometa dei tre Re Magi!

Come osservarla a occhio nudo

Se non avete nulla, beh... Essendo un oggetto celeste abbastanza flebile, aguzzate la vista! 

Se avete un binocolo, può essere utile, non servono molti ingrandimenti: guardate il tipo di binocolo che avete in casa e prestate attenzione alla dicitura 10x50 oppure 7x50, oppure 7x60; in sostanza il primo numero dice quante volte il binocolo ingrandisce ciò che state guardando, mentre il secondo numero indica il diametro dell'obiettivo e quindi la sua capacità di catturare più luce. Ecco più il secondo numero è alto, in questo caso, e meglio è.

Potete provare anche con una macchina fotografica: non serve chissà quale ingrandimento, anzi... impostate la messa a fuoco su infinito e lasciate anche fare automaticamente all'impostazione "program", oppure impostate 10 secondi con la massima apertura di diaframma possibile. Se avete un cavalletto, probabilmente resterete impressionati dal risultato.

 

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daniele.pirola@netweek.it

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