il caso a torino

La Cgil striglia Amazon: "Lavoratori cronometrati per andare in bagno e puniti... dall'algoritmo"

Ma l'azienda smentisce: "Non monitoriamo le pause e non cronometriamo i nostri dipendenti".

La Cgil striglia Amazon: "Lavoratori cronometrati per andare in bagno e puniti... dall'algoritmo"
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Punita e sospesa perché avrebbe passato troppo tempo in bagno. La denuncia arriva dalla Cgil Torino e Piemonte e riguarda lo stabilimento Amazon a Torino, dove un'addetta alla preparazione dei pacchi da spedire sarebbe stata vittima di un provvedimento decisamente sproporzionato, come ha detto anche l'Ispettorato al Lavoro. Ma l'azienda offre una versione diversa.

La Cgil: "Amazon sospende lavoratrice perché sta troppo in bagno"

Come racconta Prima Torino, una dipendente Amazon addetta alla preparazione dei pacchi nel maxi-hub di Torrazza Piemonte sarebbe stata sospesa per aver trascorso troppo tempo in bagno. A denunciarlo è la Filt Cgil di Torino e Piemonte:

"I lavoratori Amazon cronometrati per andare in bagno e puniti con sanzioni disciplinari se i tempi…. non sono conformi all’algoritmo!!!"

Luca Iacomino della Cgil riferisce che l'azienda avrebbe contestato alla ragazza, classe '96, di essersi assentata dal lavoro per venti minuti. Una vicenda avvenuta nel mese di gennaio, intorno all'una di notte. Alla lavoratrice viene contestato di aver lasciato la postazione di lavoro prima per andare ai servizi e poi di essersi fermata a scambiare qualche parola con una collega. Un ritardo che le sarebbe costato un giorno di sospensione. 

"Provvedimento spropositato"

L’Ispettorato del Lavoro, ha però bocciato quanto stabilito dal noto gruppo delle spedizioni online che, come riportato da Ansa, avrebbe giudicato il provvedimento spropositato e privo di ogni fondatezza.

Questione sicurezza

Amazon, però, ha fornito una versione differente dell'accaduto, motivando il provvedimento con ragioni di sicurezza e negando di monitorare le pause e "cronometrare i dipendenti".  Secondo quanto riportato dalla multinazionale, infatti, i lavoratori possono utilizzare il bagno in qualsiasi momento senza doversi sentire controllati. Per l'azienda, invece, la giovane si sarebbe allontanata senza prima avvisare i responsabili:

“E' essenziale  che le persone seguano queste procedure. Non farlo potrebbe avere conseguenze significative, soprattutto in caso di emergenza o evacuazione”.

"Andremo avanti"

Una giustificazione che però non soddisfa la Cgil e che in una nota precisa:

"La Filt Cgil Torino e Piemonte è determinata ad andare avanti nella difesa dei diritti e nel far riconoscere ai lavoratori la corretta applicazione delle norme sul lavoro, del Ccnl e sulla sicurezza negli ambienti di lavoro attenzionando i ritmi e carichi di lavoro".

(Foto di copertina: Amazon)

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