Come sono andati i fatti

La cena "No Green pass", la topica di Burioni che mette in crisi un ristoratore e le scuse (con invito a mangiare una pizza)

Dopo il tweet dell'immunologo, il locale in questione è stato ingiustamente colpito da un'ondata di recensioni negative e ingiurie.

La cena "No Green pass", la topica di Burioni che mette in crisi un ristoratore e le scuse (con invito a mangiare una pizza)
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Cosa unisce il virologo Roberto Burioni, noto per la sua costante attività su Twitter,   Santi Daniele Zuccarello, attivista "No Green Pass", e un ristoratore siciliano? Un clamoroso misunderstanding, che ha creato non pochi guai al titolare del locale in questione (come non bastasse un anno e mezzo di chiusure e limitazioni).

La polemica social è scoppiata dopo che Zuccarello - noto nell'universo No Green pass -  ha pubblicato su Facebook una foto con amici nel ristorante-pizzeria "Antò Pizza" di Venetico (Messina), scrivendo nella didascalia: "Tutti insieme siamo andati a mangiare una bella pizza. Chiaramente senza Green Pass". Furente la replica del dottor Burioni che ha cinguettato: "Grazie a questi irresponsabili (avventori e gestori) da lunedì la Sicilia è in zona gialla".

Ma la vicenda ha avuto un risvolto imprevisto. Ecco, nel dettaglio, come sono andati i fatti.

La cena "No Green pass" e la topica di Burioni

Di solito si dice che "tra i due litiganti, il terzo gode", invece, questa volta, il terzo è stato quello che l'ha pagata più cara. Nello "scontro social" tra il virologo Roberto Burioni e l'attivista No Green Pass, Santi Daniele Zuccarello, a uscirne indebolito è stato il ristorante-pizzeria "Antò Pizza" di Venetico, provincia di Messina. Il primo attacco scagliato dall'immunologo è stata la goccia che, per il locale siciliano, ha fatto traboccare il vaso. Ma andiamo con calma e riepiloghiamo che cosa è accaduto.

Burioni su Twitter attacca l'attivista No Green Pass

Il primo passo della storia ha riguardato il post pubblicato dall'attivista No Green Pass, Santi Daniele Zuccarello, il quale, nella serata di giovedì 26 agosto 2021, ha condiviso su Facebook una foto dove, insieme ad amici, si trovava a cenare nel ristorante "Antò Pizza". La didascalia dell'immagine affermava:

"Da Roma alla Sicilia è un soffio. Francesca ed altri amici arrivati in Sicilia hanno voluto conoscermi di persona e tutti insieme siamo andati a mangiare una bella pizza. Chiaramente senza Green Pass. Ricordatevi non siamo soli, la rete ci aiuta e siamo tanti!".

IL POST DELL'ATTIVISTA NO GREEN PASS:

L'immagine sembrava scattata all'interno del locale. E ha scatenato l'immediato attacco su Twitter del virologo Roberto Burioni, il quale, ha cinguettato senza mezzi termini:

"Grazie a questi irresponsabili (avventori e gestori) da lunedì la Sicilia è in zona gialla. Se martedì (Dio non voglia!) siete in Sicilia, vi viene un infarto e trovate la rianimazione piena sapete chi ringraziare".

L'ATTACCO DI BURIONI:

Il ristorante finisce nella bufera

A seguito del tweet di Burioni, come detto precedentemente, a finire nella bufera è stato il ristorante "Antò Pizza". Nel weekend successivo del 28 e 29 agosto, il locale non ha ricevuto chiamate per prenotazioni e  anzi è stato solo contattato per ricevere ingiurie e accuse su quanto accaduto.

Il titolare della pizzeria, Antonio Paratore, tuttavia, ha precisato su Facebook come si sono svolte realmente i fatti:

"In ordine a quanto accaduto a valle del post su Twitter del Prof. Burioni che riprendeva un post su Facebook di un noto attivista No-Green Pass, Santi Daniele Zuccarello, si specifica quanto segue: la foto è stata fatta all’interno del nostro Gazebo, dove la comitiva di Zuccarello è stata fatta accomodare proprio perché sprovvista di Green Pass. Per legge, nei gazebo il Green Pass non va richiesto.

La foto rivela appunto che si tratta di un Gazebo ma è stata fatta con una inquadratura, dalla parte dove ci sono le tende, che poteva far pensare ad un luogo chiuso mentre, in realtà, come si vede dalla foto allegata, stavano praticamente sull’apertura del Gazebo.

A causa del post del prof. Burioni, a cui ha inibito la possibilità di replicare al suo post, la Pizzeria sta ricevendo sui social e su Google una ondata importante di recensioni negative che stanno creando un danno di immagine gravissimo ed ingiustificato. Chiediamo quindi di esercitare il Diritto di Replica nei modi e negli spazi più opportuni e di pari visibilità a quella del Prof. Burioni per poter ripristinare l’immagine fin qui ottima e rispettabile mia e del locale di mia proprietà".

IL COMUNICATO DELLA PIZZERIA-RISTORANTE "ANTO' PIZZA":

Dal canto suo, l'attivista No Green Pass, Santi Daniele Zuccarello, sempre su Facebook, ha dichiarato:

"Il simpatico virologo ha deciso che la colpa è mia e di tutti noi per la zona gialla, dicendo che se a qualcuno dovesse venire un infarto la rianimazione sarà piena e non potrà curarsi… Falso! I dati mostrano come l’ 80% delle terapie intensive in Sicilia siano vuote".

LA REPLICA DELL'ATTIVISTA NO GREEN PASS:

Burioni si scusa per la gaffe

Burioni, dopo il comunicato stampa del ristorante "Antò Pizza", sempre tramite Twitter, ha voluto scusarsi pubblicamente per quanto scritto in precedenza, ammettendo di aver preso un granchio:

"Devo scusarmi per un post nel quale ho involontariamente riportato una notizia errata. La tavolata di siciliani senza Green pass non si trovava, come sembrava dal loro post, all’interno, ma in un gazebo dove non è necessario il Green pass, come evidente da questa foto. Bisogna però dire che il post era palesemente scritto per fare capire quello che ho capito (non da solo), visto il tono e il testo molto esplicito. Ma il locale non c’entra! In ogni caso rimane valido il messaggio: non cenate all’interno senza green pass".

LE SCUSE DI BURIONI SU TWITTER:

Scuse accettate

Su Facebook, il titolare del ristorante-pizzeria "Antò Pizza" ha pubblicato un post nel quale afferma di accettare le scuse del virologo, invitandolo poi a mangiare una buona pizza insieme nel locale di Venetico:

"Antò' è stato accusato di aver fatto accomodare all'interno del suo locale un gruppo di persone sprovviste di Green Pass, capitanate da un attivista contrario all'imposizione del tesserino per poter accedere in posti nei quali un contagiato inconsapevole potrebbe fare bei danni agli altri. Antò ha sùbito per ore una valanga di critiche e di recensioni negative gratuite da parte di mezza Italia, persone che, fino a ieri, neanche sapevano che Antò esistesse.

Antò, però, sa che le bugie hanno le gambe corte, perché le cose non erano andate affatto in quel modo e che la foto, per l'inquadratura, poteva dimostrare un qualcosa che non era vero. Il gruppo stava fuori, nel gazebo che Anto' ha proprio fronte mare.

Così, si è arrivati a poter far sapere al prof. Burioni che, non solo aveva forse ecceduto un po' con una pur comprensibile rabbia ma che, data la sua popolarità, aveva esposto Anto' ad un pubblico ludibrio che oggi si chiama gogna mediatica e dato della notorietà ad un attivista decisamente contrario alle sue idee.

Per fortuna, l'uomo di Scienza ha prevalso e sono arrivate le scuse e la smentita. Anto' quindi aspetta il prof. Burioni per una bella pizza insieme. Basta che si porti il green pass, che non è detto che ci sia posto nel gazebo fuori, come è invece accaduto all'attivista no-green pass".

IL POST:

Tutto bene quel che finisce bene, dunque. In attesa di una foto (ovviamente social) della pizza mangiata da Burioni (dotato naturalmente di Green pass) nel locale messinese.

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